D’oro

Ema fuan osan mean, hai il cuore d’oro, mi scriveva ieri una giovane mamma da Timor Est. Le avevo inviato i soldi per l’affitto di casa. I soldi che voi mi avevate dato. Cinquanta dollari. Fa effetto sentirsi chiamare “cuore d’oro”. Imbarazzante se è per cinquanta euro. Ho pensato a chi mi dà alloggio, a chi mi presta l’auto, a chi mi offre il pranzo. Sono circondato da prodigi di gentilezza e gratuità ben più grandi di quelli che compio. Ma per molto meno, vi è chi è grato molto di più.…

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Nel mondo

Avete visto queste cose, dice Gesù. È vero, ne abbiamo viste tante e ne abbiamo sentite ancora di più. Racconti, testimonianze, notizie. Sappiamo molto più di chi viveva anni fa e non immaginava che ci fossero guerre e carestie ovunque. Noi vediamo e sentiamo, ma non ne abbiamo voglia, perché è duro vedere l’effetto del male, ci inquieta. Il mondo è come una vigna da lavorare, da ricostruire e da difendere. Va’ a lavorare nella vigna, ci dice la coscienza. A noi andarci o fingere, vivere di promesse o di azioni. A noi lasciare il…

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Tocca a noi

Forse è una difesa inconscia, una sorta di sistema automatico. Tendiamo a non vedere, a non accorgerci, a restare assolutamente distaccati dalle situazioni drammatiche. Una sorta di distrazione istintiva che ci fa distogliere lo sguardo dalla sofferenza. Gesù dà uno scossone ai suoi. Tutti erano ammirati di lui, ma lui parla di tradimento, di fatica. Sembra dire “Sveglia ragazzi! Non è che se la vita va bene a voi, va bene a tutti”. Eppure quante volte, quante migliaia di volte, pur sapendo di questa o quella iniziativa concreta, semplice e…

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Arcangeli

Ognuno potrà ricercare l’etimologia dei nomi di questi tre arcangeli. Quello che è certo è che ne abbiamo bisogno. Urgono arcangeli che salgano e scendano dal cielo sopra ogni figlio di uomo portando un messaggio. Angelo significa infatti “portatore di un messaggio”. Non dimentichiamo che “V-angelo” vuol proprio dire “bella notizia”. In questa vita fatta di messaggini, abbiamo bisogno di messaggi e messaggeri forti e belli, che ci guariscano l’anima e il corpo, sempre tesi e tirati in un agonismo vano. Siamo corridori di una gara mai dichiarata, in competizione con chi…

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Chi se ne cura?

Il padrone della vigna si accorge che alcuni non hanno avuto le stesse opportunità degli altri e cerca rimedio. Anzitutto li invita a lavorare e poi li paga tanto quanto gli altri. Il padrone vede il problema. “Il vero male sociale non è tanto la crescita dei problemi, ma la decrescita della cura. Chi oggi si fa prossimo dei giovani lasciati a sé stessi, facili prede della criminalità e della prostituzione? Chi se ne prende carico? Chi è vicino alle persone schiavizzate da un lavoro che dovrebbe renderle più libere?…

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Adesso

Piovono, piovono come semi in terra le occasioni di fare del bene. A noi sta non lasciarle cadere nel nulla. In questa parte di mondo dove tutto abbonda, abbiamo imparato che non si può prendere tutto. Cibo, vestiti, occasioni culturali, ricreative e caritative: dovessimo mangiare, ascoltare, incontrare tutti e tutto, non ci basterebbero dieci vite. Davanti alla proposta, scatta spesso in noi un meccanismo automatico che ci fa rinviare, aspettare, non decidere. Tanto, se non è oggi sarà domani, se non è questo sarà altro. Paradossalmente, perdiamo più occasioni di chi ne…

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Alcune donne

Dunque, cerchiamo di immaginare la situazione. Cuza, amministratore del re Erode, si ritrova una moglie seguace di Gesù di Nazareth. È detto tutto. Un po’ di umana solidarietà se la merita il poveretto. Con tutte le possibilità che questa Giovanna aveva, proprio dietro a Gesù doveva andare? Quel Gesù che Erode il Grande, padre di questo Erode (Antipa) aveva tentato di uccidere da neonato. Giovanna non sarà certo stata una donna di basso rango né una indemoniata come Maddalena. Era la moglie di Cuza amministratore del re e se ne andava per città…

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I frutti

Non si vendemmia uva da un rovo. Né si raccolgono spine da una vite. Eppure noi mutiamo, mille volte al giorno mutiamo. Non capiamo perché, ma accade. Vorremmo non fosse così, vorremmo essere come gli alberi, certi d’essere o buoni o cattivi. Invece no, è sempre tutto in forse e il mattino non sai se la sera avrai ancora fede, se avrai reso il mondo migliore o peggiore al tuo passaggio. Non resta che allentare l’attenzione sui frutti, non badarci più. Non resta che curare le radici, farle affondare nella roccia che è…

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Stabat Mater

Stabat mater, stava la madre sotto la croce. Era la croce del figlio. Stanno tante madri a vedere i figli soffrire, a vederli affamati e malati. Stanno in piedi, insonni, preoccupate a vedere figli e figlie sciupare la vita, vivendo senza Dio, come se Gesù fosse morto in croce e mai risorto. Stanno pensierose e cercano di non darlo a vedere. Pensano alla figlia nelle mani di un idiota, al figlio ormai trentenne che passa il tempo ai videogames. Stanno, tentate di non stare più, di andarsene, di mollare la…

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Legami

In questa domenica vi lascio il commento audio al vangelo ambrosiano. Il vangelo del rito romano lo commento con questa foto. Se osservate bene, è scritto un versetto di vangelo, Mt 18,20. Il vangelo di oggi: dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro. Avevano voluto commentare così questa foto, i giovani di Timor Est. Con queste parole di Gesù sulla potenza dei legàmi stretti in terra che restano importanti anche per il cielo, al punto che se due di voi sulla…

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Orientarsi

Ogni regola ha il suo perché. Tecnicamente si chiama “ratio”, la ragione per cui esiste una norma. È però importante non perder la ragione, non dimenticare il perché esiste una regola, altrimenti se ne resta schiavi. Lo schiavo non discute l’ordine, esegue anche la più irrazionale delle richieste perché vive di paura. Chi invece non perde la ragione, rispetta la regola ma sa che essa è solo uno strumento per rendere a tutti più facile la vita, non più complicata. Rispetta la regola ma non la adora anzi, la riadatta…

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Maria ora

Oggi festeggiamo la nascita di una bambina ebrea, Maria di Nazareth. Di lei sappiamo così poco, al punto che il vangelo elenca tutti gli antenati di Giuseppe, ma non quelli di Maria. Forse perché di lei non è importante la provenienza quanto la progenie: Gesù. Dopo un elenco di padri c’è lei, l’unica madre. Maria dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. Lei che ci insegna che sì, è importante sapere da chi veniamo, ma più importante è chi generiamo. Il passato remoto non lo possiamo controllare, il futuro lo possiamo per…

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Senza sosta

Guadagnarsi il mondo intero, a qualsiasi costo. Non è questa la storia dell’umanità? Conquiste, espansioni territoriali, controllo economico, politico e religioso di intere parti del pianeta.  A che serve guadagnarsi il mondo se si perde la vita? Il tempo è denaro, si dice spesso, dimenticando che è vero anche il contrario: il denaro è tempo. È con giorni e mesi di lavoro che si guadagnano i soldi. Se sono denari rubati, sono giorni altrui rubati. E c’è anche il problema del cambio: una mia settimana lavorativa equivale a un mese in…

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Siamo capaci

Lo sappiamo bene che la realtà è proprio come la parabola: a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. Per dirla con papa Francesco: “I poveri sono sempre di più e sempre più poveri; i ricchi sono sempre di meno e sempre più ricchi”. Certo, Gesù probabilmente alludeva ad un altro genere di ricchezza ben impiegata o sotterrata: la bontà. Essere capaci di fare il bene e aver paura di agire, paura d’essere delusi. Oppure rischiare, buttarsi, compiere opere di misericordia…

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Prepariamoci

Fa sempre pensare questa parabola, con queste ragazze che si contendono l’olio per la fiaccola nella notte. Forse il senso della storia è che non si può improvvisare. Non perché non sia elegante, ma perché proprio non funziona. Estòte paràti, siate pronti, diceva ieri il vangelo. Non si improvvisa la preghiera quando si è nel bisogno disperato. Non si improvvisa la carità quando si è travolti dall’emozione di vedere un povero da vicino. Se la vita ci sveglia d’improvviso e non ci siamo preparati prima, potremo – appunto – improvvisare…

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Partenza

da DILI, TIMOR EST Chi è questo figlio dell’uomo? Che cos’è questa umanità col terribile potere di legare e sciogliere amicizie e torti? Che cosa siamo diventati, cosa faremo del mondo, degli altri? Chi sono per noi i figli dell’uomo? Sono Cristo, figli del Dio vivente o sono rifiuti, ingombri, ombre lontane di cui non ci curiamo. L’aereo è sulla pista, qui a Dili, e presto lascerò un’altra volta questa terra. Diventerò un passeggero, come a milioni transitano a Singapore, uno degli aeroporti più grandi del mondo, lungo le tratte più lunghe del pianeta. Da solo,…

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Famiglia

da DILI TIMOR EST La fraternità, ecco cosa predicava Gesù con le parole e coi fatti. Fratello, si sentiva semplicemente fratello. Ogni tipo di autorità derivante dalla gerarchia non gli serviva. La sua forza interiore era tale che l’autorevolezza della sua presenza bastava. Se si distingueva dagli altri non era per i gradi né per i titoli, ma semplicemente perché amava più fortemente. Non gli servivano vesti, uniformi, anelli a farlo diverso dalla gente. Fratello, voleva essere semplicemente un fratello. Voi siete tutti fratelli, diceva sempre. Ieri quattro giovani hanno…

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Se anche uno solo

da DILI TIMOR EST        Lo interrogò per metterlo alla prova. E lui rispose: amerai. La prova più grande è l’amore. Siamo provati dall’amore ed è l’amore la prova che cerchiamo negli altri. “Sei molto buona”, scrivevo ieri a una ragazza che, malata, sotto il sole cocente andava a piedi ad aiutare un’amica. Mi rispondeva “Ita mak diak liu, sempre hanoin ami hare ami hadomi hau nia oan hadomi ami familia no hadomi ema hotu”, tu sei più buono, pensi sempre a noi, ci curi, ami la mia bambina, ci ami come…

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Se pensasse come noi

da DILI, TIMOR EST Lo fece apposta, ne sono certo. Figuriamoci se Gesù, davanti ad una madre che lo implora per la figlia, tira dritto come nulla fosse. Dall’insieme dei vangeli sappiamo che non faceva mai così. Quel giorno fece un po’ di teatro. Drammatico teatro, tanto da spingere il suo pubblico, i discepoli, a protestare: esaudiscila!  Ma lui insistette recitando il copione che loro stessi avevano scritto: il Messia sarà inviato solo alle pecore perdute della casa d’Israele e non è bene dare ai cani (pagani) il cibo dei figli (di Israele). Poi uscì…

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Bambini

da DILI, TIMOR EST Noi abbiamo forse una lettura romantica di questa pagina di vangelo. In alcune chiese ci sono affreschi zuccherati, con un Gesù circondato da bimbi che pare la suora dell’asilo parrocchiale. Andrebbero coperti con foto come questa e come tante altre. Ma non basterebbe, perché noi pranziamo guardando immagini di bimbi morenti di fame e queste immagini ci hanno vaccinato contro la miseria. Abbiamo una visione romantica anche della povertà e del bimbo povero. “Non hanno nulla ma sono felici”, ci affrettiamo a dire. E diciamo il vero,…

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Jerasaun

da DILI, TIMOR EST Di ritorno da Atauro, ci concediamo una sosta davanti a un bicchiere d’acqua fresca. Parte, tra le ragazze, un confronto sul “barlaki”, il “prezzo della sposa”. Provengono da parti diverse di Timor con relative tradizioni differenti. “Da noi il fidanzato deve portare settantasette bufali; da me il barlaki è con le capre; io invece sono gratis…” e la conversazione attira risate di turisti e locali. Sono belle ragazze, universitarie in jeans e cellulare, e parlano di tradizioni antichissime con una naturalezza che sorprende. I frati giunti…

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Don Pietro Raimondi: pillole da Timorest

Un breve video che racconta la vita, le persone che Don Pietro incontra nel suo viaggio di missione a Timorest, Foho Ilimanu, Mantutu District, è il luogo dal quale proviene questo video inviatoci da Don Pietro Raimondi, immagini di una natura incontaminata, valli sconfinate. Cammina lungo sentieri, accompagnato da persone semplici. Un viaggio che Don Pietro racconta attraverso la sua rubrica “La locanda della parola” ogni giorno. (https://lalocandadellaparola.com/) Nel periodo estivo, Don Pietro, attraverso immagini, brevi scritti, racconta tappa dopo tappa, i luoghi e le persone che incontra lungo il…

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Coraggio

da DILI, TIMOR EST La paura, sempre lei la nostra più grande nemica. È difficile ammetterlo, ma siamo tutti dei gran paurosi. Qui sono circondato da paurosi. Non parlo della paura di affrontare una fatica, un lungo cammino a piedi o la sete o un dolore. In questo vedo molto coraggio. Ma una paura più profonda abita il cuore di questa gente e, mi domando, forse anche il mio, il tuo. La paura d’essere sbagliato, la paura di non essere capito, d’esser giudicato, di perdere la faccia. La paura che il…

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Ti credo

da DILI, TIMOR EST Kuàrter kuàrter, mi chiedono i bimbi qui in città. Chiedere un quarto di dollaro a un bianco è normale, la timidezza dei bimbi di villaggio è ricordo lontano. Tutti vogliamo più soldi, soprattutto chi non li ha nemmeno per mangiare decentemente. Mi confidavano che molti qui giocano al bingo, persino i preti. C’è poi chi, per avere soldi, scende a patti coi demoni. A giudicare da certi fuoristrada credo che funzioni. Purtroppo il prezzo è l’anima. Il fatto è che noi tutti misuriamo la forza del…

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Le scarpe di Chiara

da DILI, TIMOR EST Un bimbo, seduto ai piedi dei genitori, li aiuta nella sera a vendere scarpe. La madre, scalza, illumina la merce con la luce di un telefonino. Siamo al mercato delle scarpe usate, dove si trovano calzature di ogni tipo. Dagli scarponcini Quechua della Decathlon, a scarpe eleganti da donna, come quelle del “negozio” in foto. Chissà da dove vengono, mi chiedevo. Ai piedi di quale donna sono state prima d’essere qui, per quanto tempo le ha indossate? Forse il tempo di un aperitivo, forse un giorno importante.…

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Il suo volto

da TIMOR EST Ci sono persone che col tempo diventano più belle e il loro volto brilla come il sole. Gente semplice che di uno straccio fa un turbante da regina. La vita dona loro un senso di maestà perché l’hanno vissuta così com’era. Noi che viviamo nel mito dell’eterna giovinezza, che volto avremo? Cerchiamo almeno di non sfigurarci a vicenda con le nostre lamentele, con la nostra aggressività e le nostre quotidiane guerre. Restiamo con lui, con il maestro della nostra vita. Solo da lui impareremo cosa sia l’amore, quale forza…

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Banale

da TIMOR EST È la banalità del motivo che ci impressiona. Essere ucciso in battaglia o in un agguato, essere decapitato perché nemico, sarebbe triste ma eroico. Morire così, per scommessa, per il solletico di un re che non si controlla a vedere un ragazzina ballare la danza del ventre. Ci offende la banalità del motivo per cui Giovanni morì, ucciso in cella da un soldato, come una gallina a cui tirano il collo senza cerimonie. Quante persone hanno una vita decapitata, i sogni stroncati, la salute minata, la casa…

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Attendere

da DILI, TIMOR EST     Noi degli altri non sappiamo nulla. Non immaginiamo lontanamente chi realmente siano. Ma facciamo tranquillamente come se sapessimo tutto di loro. Come quei paesani a Nazareth che sapevano tutto di Gesù, fuorché chi fosse. Conoscendo esattamente le intenzioni altrui e le ragioni del loro comportamento, reagiamo di conseguenza e con gran sicurezza. Quando la comunicazione richiedeva tempo, si era abituati ad aspettare. Una lettera, una cartolina dal mare, un pacco da lontano, una telefonata col gettone dall’unico bar a fondo valle, durante il campo scout. Qui…

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Cosa vale?

da DILI, TIMOR EST Deve valerne la pena. La bambina si immerge nel sacco dell’immondizia per pescarne qualcosa di prezioso. Siamo tutti immersi in mille pensieri e attività, completamente presi da qualcosa o qualcuno che valga la pena di avere ad ogni costo. Una perla preziosa, un tesoro, cos’altro? Come i pescatori a fine giornata, sappiamo distinguere ciò che ha davvero valore? Per non ritrovarci, a sera, avendo lottato per ciò che è solo un rifiuto. In questo mondo c’è chi considera un tesoro ciò che altri gettano in discarica. La fine di questo mondo ingiusto avverrà…

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Lo scarto

da DILI, TIMOR EST Non l’avesse mai detto! Queste parole sono da secoli argomento di confronto tra vita attiva e contemplativa. Chi è più meritevole, il monaco o il laico? Tutte cose che, al tempo di Gesù non c’erano nella Chiesa, soprattutto perché la Chiesa stessa non c’era ancora. Lui semplicemente stava dicendo che Maria era al suo posto mentre Marta, in quel momento, era fuori posto. Non era focalizzata sul cucinare ma sulla sorella che non cucinava. Il vizio del confronto non ha confini. Facciamo a gara persino a chi…

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Come un seme

da DILI, TIMOR EST Ogni giorno che passa, mi rendo conto che non ho ancora capito nulla. C’è sempre qualcosa che mi sorprende, che mi mostra quanto poco profonda sia la comprensione, incostante la collaborazione con le persone. Il terreno della vita è complesso, mai tutto buono né tutto sassoso. La fatica che alcune persone affrontano per vivere è così grande, richiede tali sforzi, che non riusciamo mai a coglierla in modo completo. La parola della vita, quella vera, quella che realmente vive la gente, cade nel nostro cuore come un…

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Da dove?

da DILI, TIMOR EST      Perché è andata così? Ecco quello che mi pare il senso ultimo della parabola, della domanda dei servi al padrone. Perché è andata così? Perché il mondo ha preso questa piega? Chi ha causato tutto questo? Perché quella che vedete in foto è una cucina? Chi ha voluto che questa fosse la realtà? Signore, non hai seminato del buon seme nel campo del mondo, nel cuore dell’uomo? Com’è che le cose sono andate così, cioè male? Un nemico ha fatto questo. Un nemico ha fatto sì che il lievito del regno dei…

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Chi cerchi?

da DILI, TIMOR EST Perché piangi, chi cerchi? È una bella domanda, è quella che si fa al bimbo che si è perso per strada. Quella che non abbiamo il coraggio di fare a noi stessi: chi cerchi? Spesso cambiamo la questione in: cosa cerchi? Quando capiremo che non le cose ma le persone ci faranno cessare di piangere? Eppure è vero che quelle stesse persone hanno il terribile potere di farci piangere e farci sentire soli e abbandonati. Chi cerchi? Qualcuno che mi ami, ecco chi cerco. Qualcuno che…

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È lecito

da DILI, TIMOR EST Dopo un lungo cammino infuocato, due sorelle e la loro nonna inferma mi ricevono all’ombra della veranda. Sentiti i miei apprezzamenti per il caffè di Timor, la maggiore entra in casa uscendo con tre piccole confezioni (foto in basso). “Le porterò a mia mamma in Italia!”, esclamo. Le sorelle si guardano e la minore corre via, scomparendo tra le casupole. Ne torna con decine di confezioni di caffè e tanto di zucchero: “Per tua mamma in Italia”. Nel pomeriggio ricevo in casa altre due sorelle, credo…

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Uscì a seminare

da DILI, TIMOR EST Ragazzina, cosa semini lungo la strada? Non è un buon posto per seminare, cosa mai crescerà? Ma ognuno semina lì dov’è, semina ciò che ha, semina ciò che è. Azioni, pensieri, preghiere e imprecazioni: tutto è un seme. Noi stessi siamo un seme. Siamo anche terreno, siamo sassi, siamo rovi, siamo strada bruciata dal sole. Dissòda il nostro cuore, Signore. Rendici un po’ meno ciechi, un po’ meno sordi al grido dei miseri che arrancano nella polvere in cerca di un domani, come semi che sperano di cadere dove…

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Un soldo

da DILI, TIMOR EST Non abbiamo paura di quelli che uccidono il corpo, però vogliamo che sappiate che sono in molti. Mangiamo quello che c’è, se c’è. Ci vestono con quello che trovano: un nodo alle spalline e la taglia è perfetta. Due passeri si vendono per un soldo, ma noi un soldo non l’abbiamo. Chissà mai quando l’avremo, in questo paese dove un professore prende al mese 115 dollari. Noi valiamo più di molti passeri, lo dicono in molti, forse tutti. Poi però fanno la guerra dove muoiono molti grandi ma anche…

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In mezzo a lupi

da DILI, TIMOR EST       Non preoccupatevi di cosa dire. E non so proprio cosa dire, cosa altro aggiungere a ciò che già vi scrivo con questa foto. Così è il mondo, verrebbe da dire, ma non basta. Così è il mondo che abbiamo fatto noi. Così lo faccio io, ogni volta che dico di non poterci fare nulla…. per saperne di più… https://lalocandadellaparola.com/2023/07/14/in-mezzo-a-lupi/

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I normali

da SINGAPORE Cosa hai visto per primo? L’aereo o la donna? Sui grandi mezzi, a percorrere grandi distanze, non ci sono grandi personaggi. Ci sono i piccoli, i normali della terra. Gli aeroporti sono pieni di famiglie, di amici, tutti alle prese con le stesse cose pur se in diverse lingue. Bimbi che saltano ovunque, mai stanchi, attorno a genitori carichi di borse e stanchezza, hostess sorridenti, piloti che trascinano i loro trolley a fine volo, ragazze in videocall, adolescenti in cuffia. Ognuno è preso dai propri pensieri, che solo Dio conosce fino…

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Cielo

HELSINKI, FINLANDIA In volo verso il nord, per poi ripartire per Singapore. Guardando fuori dall’oblò, pensavo a quanto è difficile resistere a fotografare il cielo. Eppure il cielo è sempre il cielo, che c’è di nuovo? Scatti una foto, ne scatti subito un’altra, e già le nubi si sono spostate. Il cielo non è mai identico. Ogni sguardo al cielo è unico. Il cielo è sempre nuovo. Dovremmo diventare così, come il cielo: sempre sé stesso, sempre nuovo…. https://lalocandadellaparola.com/2023/07/08/cielo-3/

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Andate

Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici rituali”. Io nel tardo pomeriggio di oggi partirò per Timor Est. Andrò a imparare. Molti credono che io vada a compiere opere di misericordia, ma è più sincero dire che vado a imparare. Imparare la differenza tra misericordia e sacrificio rituale, processioni, belle parole. È una differenza che a volte è lì, evidente e naturale, e viene spontaneo rifiutare i riti e rimboccarsi le maniche. Ma non bisogna smettere di imparare cosa vuol dire misericordia. E persino viaggiare lontano può diventare un rito da compiere ogni…

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Come Abramo

Domenica scorsa, in rito ambrosiano, abbiamo incontrato Noè, il salvatore. E quella domanda: tu quanti ne salveresti? Oggi Abramo, l’inquieto cercatore, il camminatore, il migrante irakeno divenuto il capostipite di Israele. Il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo, dice Gesù a chi vorrebbe seguirlo dovunque. Salvatore come Noè, cercatore come Abramo. Lascia la tua terra e va’ a salvare tutti dal diluvio di violenza e vuoto che si abbatte sulla terra… per saperne di più… https://lalocandadellaparola.com/2023/07/02/come-abramo/

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Solo così

Era servo di un ufficiale romano che prestava servizio all’estero. Chissà di dove era questo poveretto. Un arabo, un barbaro, un libanese, chi lo sa? Non sappiamo nulla di lui, delle sue idee, della sua religione né della sua moralità. Il mio servo paralizzato soffre terribilmente. Si dice questo di lui, altro non sappiamo. A Gesù basta questo, altro non chiede. Chi soffre va guarito e basta: io verrò e lo guarirò. Nessun medico si domanda se il paziente meriti o meno le cure. Il centurione però chiede a Gesù di…

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Non dirlo

Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno. È misteriosa questa richiesta di Gesù, non si riesce a scorgerne il motivo perché Gesù non aveva paura di essere se stesso. Diversamente, avrebbe vissuto più a lungo. Cosa temeva dunque? Io davvero non lo so. Quello che so è che quel lebbroso pagò la guarigione col silenzio. Mi chiedo: io, a patto di non raccontarlo a nessuno, cosa chiederei a Gesù? Vorrei che si materializzasse nella mia stanza, almeno una volta, come faceva spesso dopo la resurrezione. In alternativa, che almeno mi apparisse in visione.…

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L’ arca di Noè

Oggi, in rito ambrosiano, si legge la vicenda inquietante del diluvio universale e dell’arca di Noè. Non ci spaventa ascoltare di un Dio che si arrabbia, distrugge, poi si ricrede e fa pace. Ormai lo sappiamo che alcune pagine della Bibbia vanno lette con molto cervello, tenendo conto del loro genere letterario. Descrivere Dio come una persona umana semplificava l’efficacia del messaggio. Non si tratta nemmeno di una pagina di scienze naturali: i dinosauri sono estinti, ma non perché Noè li dimenticò a terra. La domanda è ben altra, più…

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Un bimbo nel deserto

Era già tutto deciso, per questo bambino. Un po’ come i nostri, che hanno l’agenda già piena a due anni d’età. Era già tutto deciso: secondo la tradizione, sarebbe stato sacerdote come suo padre Zaccaria e avrebbe pure portato il suo nome. Ma Elisabetta e Zaccaria cambiarono tutto, non per il gusto di cambiare e rinnegare l’eredità dei padri, ma per proseguire oltre. No, si chiamerà Giovanni, disse Zaccaria. Crescerà da solo, laico, nel deserto… per saperne di più… https://lalocandadellaparola.com/2023/06/24/un-bimbo-nel-deserto/

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