Se pensasse come noi

da DILI, TIMOR EST Lo fece apposta, ne sono certo. Figuriamoci se Gesù, davanti ad una madre che lo implora per la figlia, tira dritto come nulla fosse. Dall’insieme dei vangeli sappiamo che non faceva mai così. Quel giorno fece un po’ di teatro. Drammatico teatro, tanto da spingere il suo pubblico, i discepoli, a protestare: esaudiscila! 

Ma lui insistette recitando il copione che loro stessi avevano scritto: il Messia sarà inviato solo alle pecore perdute della casa d’Israele e non è bene dare ai cani (pagani) il cibo dei figli (di Israele). Poi uscì dal dramma, smise di recitare la loro parte, e tornò a fare Gesù: donna, avvenga come tu desideri. Che ne sarebbe del mondo, se da oggi Gesù iniziasse a ragionare come noi, se ad ogni bisognoso della terra rispondesse con le nostre risposte?

Un continuo di “cèrcati un lavoro, stai a casa tua, non posso farci nulla, è un’invasione, barbone, lo sai che il mare è profondo, anche noi abbiamo problemi”…

Si fa in fretta a dispensar consigli e soluzioni. Diverso è quando chi ha bisogno è lì, davanti a te, e tu devi decidere. Devi ripetergli le idiozie che dicevi da lontano, devi trovare la forza di girargli le spalle, di lasciarlo nel suo pianto. Ma se la forza non la trovi e cambi idea, sii felice. Stai per diventare umano… https://lalocandadellaparola.com/2023/08/20/se-pensasse-come-noi/

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