Contraddizione

Sono misteriose le parole del vecchio Simeone. Dice che Gesù sarà segno di contraddizione affinché siano svelati i pensieri di molti cuori. Parole misteriose sì, ma anche evidenti. È nei contrasti che riusciamo a vedere meglio dentro noi stessi, nel cuore. A volte sono proprio i contrasti con gli altri che ci svelano quanto e se ci teniamo a loro. Altre volte è la vita a contraddirci: problemi di salute, economici o di lavoro ci trafiggono l’anima e ci permettono di guardarle dentro. Scopriamo ciò che non credevamo d’avere: capacità di resistenza, forza di…

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Consumarci

Abbiamo celebrato ieri l’inizio di una nuova vita e già celebriamo la fine della vita di un ragazzo, di Stefano primo martire. Vita e morte si intrecciano stretti, ma forse amare è proprio questo. Chi segue Gesù non è esentato dalla morte né dalle difficoltà, ma sa per chi morire e per chi faticare. E questo cos’è se non amore? Non siamo in questo mondo per uscire indenni dalla vita, ma per consumarci ardendo per amore…. https://lalocandadellaparola.com/2023/12/26/consumarci/

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Nessuno

Dio, nessuno lo ha mai visto:il Figlio unigenito, che è Dioed è nel seno del Padre,è lui che lo ha rivelato. Perché chi vede lui, vede il Padre. Eppure non vediamo che un uomo, non un Dio. Ed è esattamente questo che ci vuole insegnare: essere più umani. Noi che vorremmo essere degli déi, dobbiamo imparare cosa significhi essere uomo e donna. Buon Natale a tutti voi!… https://lalocandadellaparola.com/2023/12/25/nessuno/

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Dio e uomo

Tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici. Settimane di anni, di generazioni. Settimane e settimane di epoche e persone, di madri in attesa di generare figli. E dopo tre volte il doppio di sette, cioè al tempo giusto e perfetto, fu generato Gesù Cristo per opera diretta dello Spirito Santo. E noi in questa notte, ancora una volta, dopo migliaia di anni e di generazioni, noi ancora una volta celebreremo il Figlio che diviene Uomo Gesù. Che lo voglia o no,…

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Fratellanza

Tempo di Natale, tempo di parenti. “Parenti serpenti”, dice il proverbio che per intero è ancora più forte: “parenti serpenti, cugini assassini, fratelli coltelli”. Razza di vipere, dirà da grande alle folle questo bambino Giovanni. Razza della vipera, discendenti del serpente. Dunque non tanto parenti serpenti, ma “parenti del serpente”. Come uscire allora da questa parentela con la serpe, da questa fratellanza con il male? Occorre un nome nuovo, una nuova dinastia. Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome, dicevano a Elisabetta, e ben per questo lo chiamò Giovanni. Occorre un nome…

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Con te

Ha guardato l’umiltà della sua serva, dice il canto della giovanissima Maria in casa di Elisabetta. Carlo Maria Martini ci disse che umiltà si potrebbe anche tradurre con umiliazione. L’incontro di Maria con Elisabetta fa capire a Maria che è tutto vero. Vedere quella donna al sesto mese di gravidanza l’aiuta a credere che l’angelo non è stato un sogno e che la propria gravidanza è possibile e reale. A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?  Le parole di Elisabetta la confortano e la fanno sentire improvvisamente capita e anche…

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Chi sei?

Per la curiosa faccenda dei sandali di Gesù vi rimando a questo articolo https://lalocandadellaparola.wordpress.com/2023/12/10/scalzi/ Ci fermiamo un attimo su altre parole di Giovanni Battista, su quel suo modo così strano di parlar di sé. Io non sono. Ecco la sua risposta quando insistono a chiedergli chi sei? È forse davvero il primo passo da compiere. Iniziare cioè a capire chi non siamo. Poi, forse, capiremo qualcosa in più di noi stessi. Io non sono. Non sono come voi, come voi mi vorreste, come voi vi aspettereste. Avessimo almeno questa forza,…

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Scegli

Mentre scendevano dal monte (dove avevano visto Gesù trasfigurato parlare con Mosè ed Elia) i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». La domanda è più che legittima perché, avendoli visti insieme, è ovvio chiedere perché Elia dovrebbe apparire prima. Ma ci siamo già fatti questo genere di domande tre giorni fa. Oggi piuttosto ci colpisce l’espressione di Gesù: hanno fatto di Giovanni quello che hanno voluto. Come di un oggetto. Ed è sempre così, degli altri possiamo fare davvero quello che vogliamo. Possiamo amarli, rialzarli, dare…

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Le opere

È vero, non ci va mai bene nulla e per poter apprezzare qualcuno lo dobbiamo perdere. Quando è lì con noi, non gustiamo la sua presenza. Non va bene Giovanni Battista, con la sua vita solitaria nel deserto. Non va bene Gesù, con le sue frequentazioni ambigue. Non va bene l’inverno perché è freddo né l’estate perché è calda. Ma cosa davvero vogliamo? Siamo come quei bambini a cui si chiede cosa vogliono di regalo a Natale. “Non lo so”, rispondono annoiati. Ma se non gli fai trovare nulla sotto…

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Scalzi

Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Ai tempi di Giovanni Battista, due erano le ragioni per cui si girava scalzi. La prima ragione è la maledetta miseria, che costringe ancora oggi milioni di persone a camminare scalze per il mondo. L’altra ragione era l’opposta. Cioè vi erano persone che volontariamente, in segno di penitenza, chiedevano al maestro spirituale di slacciare loro i saldali e rimandarli scalzi come poveri. È il gesto più…

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Come senza pastore

Che scena meravigliosa, che spettacolo! È tutto un movimento, un non restare fermi, un darsi da fare. È un cuore che batte forte, quello di Gesù, che si emoziona di con-passione per la stanchezza fisica e psicologica della gente. È un uomo che decide, Gesù, che invia, che provvede, che cerca soluzioni. È un uomo che prega e chiede di pregare perché molti non si limitino a ricevere ma sappiano dare. Operai, gente che compie opere di misericordia. Gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date…. https://lalocandadellaparola.com/2023/12/09/come-senza-pastore/

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Il frutto di quell’albero

Ecco il peccato originale, la misteriosa origine di ogni peccato. La voglia di fare da soli, di decidere da sé la propria legge o, peggio, di non volere alcuna legge. Il sospetto che la legge di Dio non sia una barriera per non cadere ma un recinto per impedire la libertà. Non morirete affatto, anzi!, aveva suggerito il principe del male, sibilando come serpe dalla doppia lingua, dalla ambigua parola. Ecco la serva del Signore, ecco una ragazza che vuole servire a Dio, che gli vuole essere utile. Ecco una…

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Vegliare

A noi non piace scoprire di non essere attesi. Arrivare a casa dopo un lungo viaggio e non trovare nessuno ad aspettarci. “Rimanere svegli, essere attenti, avere cura, vegliare dunque: veglia la sposa che attende lo sposo, la madre che attende il figlio lontano, la sentinella che scruta nel cuore della notte; veglia l’infermiere accanto al malato, il monaco nella preghiera notturna; vegliano gli uomini e le donne che sono pronti a raccogliere i segnali di aiuto dei loro amici nel pericolo, dei loro fratelli nel dolore, del loro prossimo…

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L’attimo

Dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita. E non si tratta solo di vino. Si tratta di ubriacature d’ogni genere: shopping compulsivo, uso incontrollato del cellulare, fumo, cibo. Ci si può ubriacare di pettegolezzi ed affannare per essere sempre i primi, anche quando non c’è nessuna gara. Ci si ritrova a dissipare energie per ciò che non conta o per chi non ne ha realmente bisogno. E quando un figlio dell’uomo è lì, davanti a noi, non abbiamo la forza di comparire davanti a lui, a lei, ai molti. Siamo colti impreparati, impacciati ed inattivi come un ubriaco al mattino dopo.…

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Osservare

Osservate. Le luci di Natale si accendono sempre più nelle vie delle città e le vetrine ci incantano di colori. Viviamo nella società dell’immagine e vediamo ogni giorno migliaia di foto, di video. Anche i messaggi con cui comunichiamo sono sempre meno scritti e sempre più da guardare. Torneremo ai graffiti sulle pareti delle caverne? Osservate, dice Gesù. Non limitatevi a vedere, nemmeno a guardare. Osservare, guardare attentamente, tenere gli occhi fissi su qualcosa o qualcuno, fino a significare osservare una promessa, una regola, una parola data.  Osservate quello che accade, dice…

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Il Re dirà

Eccole, le opere di misericordia. La tradizione ce ne ha consegnato un elenco più lungo, attingendo anche all’antico testamento e ad altre pagine di Vangelo. Le ha poi suddivise in due gruppi, quelle spirituali e quelle corporali. Papa Francesco ha suggerito di aggiungerne una quindicesima: “avere cura della casa comune”, cioè il creato. Gli elenchi, lo sappiamo, tendono sempre ad allungarsi ed è un buon segno. Non si può infatti porre limiti alla misericordia così come, purtroppo, infiniti e costanti sono i bisogni dell’umanità. Ciò che importa sono le opere,…

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Comunicare

Non osavano più rivolgergli alcuna domanda, perché aveva risposto bene e la loro domanda maliziosa era rimasta smascherata. Noi, che di domande maliziose non ne facciamo, abbiamo ugualmente paura. Preferiamo rimandare, accontentarci di una comunicazione di superficie. Siamo stanchi e non abbiamo la forza di affrontare un dialogo che potrebbe essere difficile. Così preferiamo non chiedere, non sapere, lasciare tutto fermo. Il dialogo con i figli, con il coniuge, resta limitato alla comunicazione degli orari, degli impegni. “A che ora esci? Hai le chiavi?”, non si ha la forza di…

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La folla

Il popolo pendeva dalle sue labbra. Sempre il popolo pende dalle labbra di qualcuno. Grida “libertà!”, ma cerca un padrone, un capo da seguire, qualcuno che prometta di risolvere i problemi. La storia è piena di gente dalle cui labbra pendeva il popolo. Il mondo ne è tuttora pieno e sempre lo sarà. Nessuno diventa duce da solo. Che dire dunque? Gesù di Nazaret era un populista, uno che sapeva cosa dire e cosa tacere, pur di incantare le folle? Dal resto dei vangeli sappiamo che Gesù non faceva di questi…

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Talenti

Secondo le capacità di ciascuno, dice la parabola. E capacità significa volume, possibilità di contenere, dimensione. Dunque questo padrone diede a ciascuno secondo la propria capacità, non secondo la simpatia, non secondo i meriti, né fece preferenze o ingiustizie. Colmò le tasche di tutto ciò di cui le poteva colmare. Se la prese con quello che, pur avendo ricevuto, non aveva creduto in se stesso e aveva fatto prevalere la paura di sbagliare. A causa di questa parabola talento, che un tempo era una moneta, significa oggi appunto capacità, dono, qualità da mettere al servizio…

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Non distrarti

Il distratto ce lo immaginiamo a fissare il muro o imbambolato davanti ad un cellulare mentre si parla di cose importanti. Ed è certo così. Non esiste però solo la distrazione che rende inattivi. Dis-trarre significa infatti “tirare da due parti diverse”. Dunque esiste una distrazione iperattiva: Mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano… L’unica cosa importante però, non la fecero: accorgersi. Non si accorsero del diluvio, non si accorsero di ciò che stava loro accadendo. Un bel monito per noi, sempre così attivi, sovraffollati di incontri e impegni che ci danno…

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Ciascuno

È proprio così. C’è una parte che ognuno deve viversi e a cui nessuno si può sostituire. C’è in ciascuno di noi l’energia sufficiente ad affrontare ogni istante di vita, persino il più difficile. Contorcersi le viscere nel vedere l’altro faticare non serve che ad aumentare l’ansia e questa maledetta, si sa, è terribilmente contagiosa. Dobbiamo allora infischiarcene e lasciare che ognuno viva le sue sofferenze da solo? No di certo. La nostra vicinanza sarà però fatta di preghiera e sarà una preghiera di fede assoluta: io so che Gesù…

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Per chi è?

Resta sempre molto misteriosa questa espressione: la disonesta ricchezza. Noi che ci guadagniamo da mangiare col sudore della fronte e con un onesto lavoro, restiamo un po’ perplessi. Forse che il denaro in se stesso è disonesto? Dalla restante parte dei vangeli possiamo dedurre che Gesù non diede avvio a nessuna lotta di classe. Lottò però contro la miseria e, come ci dice oggi, contro l’avarizia che è la sua migliore alleata. Gesù ci mette in guardia: per quanto sia pulito, il denaro si sporca facilmente. E il miglior modo per farlo sporcare è…

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Voi siete tutti fratelli

Eminenza, eccellenza, monsignore, santo padre, madre superiora, madre generale, guida spirituale, maestro dei novizi… È puro imbarazzo di fronte a questa pagina di vangelo e a questo elenco di incarichi gerarchici che disattendono letteralmente la volontà espressa da Gesù. Non fatevi chiamare maestro, né padre, né guida. L’umanità tende ahimè per sua natura ad assumere una costituzione piramidale e nemmeno la chiesa di Gesù riuscì a rimanere strutturata a livello familiare, se non che per pochi decenni. L’immagine consolante che vi propongo è quella del sinodo che si è svolto in Sala Nervi a Roma. Tanti tavoli rotondi, senza capotavola, disposti…

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Ogni giorno

Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto… Da una regola di galateo ad una regola di vita. Con Gesù a tavola, c’era sempre qualcosa da imparare. Da ogni singolo evento sapeva trarre un insegnamento tanto importante quanto facile da capire. La vita reale era la sua lavagna, il cuore degli ascoltatori era il quaderno degli appunti. Lui era il libro. È il libro. I vangeli non sono che una minima raccolta, una parte del libro vivente che è Gesù di Nazareth. Per questo i testi…

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Libero

Ancora un malato, ancora una guarigione di sabato. Ancora il segnale chiaro che le regole religiose perdono senso se ci dimentichiamo lo scopo che si prefiggono. Gesù è invitato a pranzo di sabato e davanti a lui c’è un malato. Che caso, proprio davanti a lui. Davvero una casualità o una sottile provocazione del padrone di casa, un capo dei farisei? “A pensar male si fa peccato, ma si indovina”, dice il proverbio lombardo. Opteremmo dunque per ritenerla una provocazione voluta. Un giorno lo chiederemo a questo uomo idropico, malato…

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Avvicinati

Lo interrogò per metterlo alla prova. Anche noi siamo messi alla prova da questa stessa domanda: quale è il grande comandamento? Quale legge interiore suprema ti guida? Amerai. Amerai Dio, te stesso, e il prossimo come te stesso. Una legge antica, scritta nella Bibbia ebraica. Una legge innestata su quella ancora più antica, naturale, fisica: resta vivo, proteggi te stesso e i tuoi. Resta vicino a chi ami, ama chi ti è vicino. Cosa dunque dice di nuovo Gesù, in un mondo in cui ogni albero è inciso di cuori…

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Dopo una notte

Si parlava con un amico e si diceva che è impossibile negare la bontà e universalità del messaggio di Gesù di Nazareth. Chi potrebbe negare che, se tutti vivessimo come lui, il mondo sarebbe un paradiso di pace? Mi faceva notare che non vi è religione che non gli riconosca per lo meno un posto tra i santi e profeti. Anche un non credente vede in Gesù un modello di uomo di pace e fraternità cosmica. Forse l’unico errore che gli si potrebbe rimproverare, dicevo scherzando, è l’essersi scelto gli…

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E domani?

Quanta verità e quanto senso di esperienza umana in queste parole di Gesù. Quanto purtroppo ne siamo lontani! Valutare questo tempo; trovare un accordo con l’avversario altrimenti si paga fino all’ultimo. Ieri, in una classe, ho riproposto le immagini dell’invocazione alla pace vissuta insieme lunedì. Al vedere, tra le altre, anche la bandiera di Israele, un ragazzo nordafricano ha gridato “bruciamola!” immediatamente seguito dagli ucraini “morte alla Russia!”. Fa impressione trovarsi di fronte ad adolescenti carichi d’odio e rancore, desiderosi di vedere la morte del nemico. Sono nuvole che salgono da ponente…

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Sino ai confini

97ª giornata missionaria mondiale. Tutti viaggiano, tutti si spostano da una parte all’altra della terra. Si parte per fare la guerra e conquistare il paese altrui, si parte per fare fortuna e tornare arricchiti. Partono gli esploratori, partono gli astronauti, partono i disperati in fuga da guerra e fame. Si parte perché è bello viaggiare e visitare altri paesi. Partire in missione è questo e molto di più. Partire in missione di certo non è e non deve essere un andare per convincere e imporre la propria visione della vita, fosse…

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Tutto è possibile

A chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato. Mentre invece chi parlerà contro il Figlio dell’uomo sarà perdonato. Forse dunque lo Spirito è permaloso mentre il Figlio è più buono? Se sono lo stesso Dio, non può essere così. E dunque? Cosa significa bestemmiare lo Spirito? Letteralmente bestemmiare è composto da “ingiuriare” e “reputazione”. In poche parole diffamare Dio. Quale è la fama dello Spirito se non quella di essere uno Spirito Santo, d’amore, di perdono e di pace? Bestemmiarlo consiste nel dire che non è Spirito di perdono e pace.…

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Geènna

La Geènna, con il suo fuoco inestinguibile, era la discarica di Gerusalemme. Non è chi ci uccide che dobbiamo temere. Anche il bambino che ami può farti perdere sonno e salute. Anche per amore si può morire. Devi temere colui che ha il potere di gettare nella Geènna. Temi ogni sistema economico e sociale che getta nella Geènna donne e bambini. Temi ogni persona che accetta di vedere immagini come queste senza farsi problemi. Temi di diventare anche tu così, indifferente. Temi di adeguarti all’ingiustizia, di non curarti di quanto…

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Nidi gratis apre bando destinato alle famiglie

Nidi gratis, arriva il bonus per le famiglie. Dopo la conclusione della prima fase della misura rivolta ai Comuni, si apre ora la fase dedicata alle famiglie lombarde. Si potrà presentare domanda a partire dalle ore 12 del 23 ottobre sino al 17 novembre alle ore 20.00. I comuni lombardi che hanno scelto di aderire sono stati 618 per un totale di 1060 strutture interessate (400 pubbliche e 660 private). “Regione Lombardia – ha dichiarato l’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini – considera centrali…

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A Busto Arsizio arriva apritimoda 2023

Il Museo del Tessile e della Tradizione industriale, custode dell’identità e del saper fare tessile bustocco, partecipa anche quest’anno alla prestigiosa iniziativa “ApritiModa” che si terrà sabato 21 e domenica 22 ottobre (https://www.apritimoda.it/). ApritiModa, giunta alla settima edizione, la quarta su scala nazionale, è un evento unico nel suo genere, che vede tra gli altri il patrocinio del Ministero della cultura e di quello degli Affari esteri, nonché della Presidenza del Consiglio. Il prossimo fine settimana ApritiModa aprirà cento porte, dal nord al sud del Paese. Un viaggio in Italia…

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Elicottero Rega aiuta a circoscrivere un incendio in Mesolcina

Martedì 17 Ottobre,  poco prima delle 21 la centrale operativa Rega all’aeroporto di Zurigo ha ricevuto la richiesta di intervento di un elicottero di soccorso da parte del Corpo Pompieri Alta Mesolcina, per aiutarlo a circoscrivere un piccolo incendio boschivo in località Tec del Crist (a 600 metri di quota fra Lostallo e Soazza). A causa del terreno molto secco e della mancanza di acqua sul posto, le fiamme rischiavano di raggiungere un’abitazione poco lontana e di propagarsi fino all’autostrada A13 poco più sotto. L’equipaggio di picchetto giunto sul posto,…

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Sempre festa

Chi segue il vangelo di Gesù ha un cuore di re. Spende il suo tempo a preparare feste per rallegrare, nutrire e creare ponti di amicizia. Non tutti accettano l’invito, forse perché a volte la fame rende ciechi. A tentoni, si cerca nutrimento altrove. Ma il re continua ad invitare buoni e cattivi, la festa deve continuare. Chi segue il vangelo ha sempre qualcuno da far felice, per questo non è mai triste…. https://lalocandadellaparola.com/2023/10/15/sempre-festa/

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Osservare

Dicono, ed è vero, che la Bibbia vada interpretata anzitutto con la Bibbia stessa. Una pagina spiega l’altra. Ricordate, qualche settimana fa, di quando dissero a Gesù che tua madre e i tuoi fratelli ti cercano? Rispose mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica. Questa risposta illumina e fa eco a quella di oggi. Alla donna che invidia Maria, Gesù risponde: chi ascolta e osserva la Parola di Dio è beato, perché è mia madre. Dunque non dispiacerti di non essere Maria, perché…

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Ad altri

Vi sarà tolto il regno di Dio e dato ad altri. Molte volte nei vangeli risuona questa espressione di Gesù. Può essere un monito, addirittura la minaccia di una punizione: Vi sarà tolto!  È anche estremamente consolante: sarà dato ad altri. Cioè non andrà sprecato, non andrà perso. Noi che siamo così sensibili alla lotta allo spreco, soffriamo nel vedere sprecato il regno di Dio. Per secoli e millenni, nelle nostre terre, di generazione in generazione la gente ha seguito Gesù. Poi, d’improvviso, nel giro di una generazione, tutto è come se…

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TVB

È vero, è forse poco ortodosso commentare il vangelo con la foto di una sigaretta. Ma sono quelle tre lettere che fanno la differenza: TVB, ti voglio bene. Me l’ha regalata ieri una alunna all’uscita da scuola. Dice tutto questa immagine. Mi ricorda di quante volte ho raccomandato di non fumare, di cercare di smettere. Mi ricorda la fatica dei primi tempi, anni fa, quando non era facile parlarsi, quando non c’era modo di farla entrare in classe. Ora lei era lì, col suo pacchetto di Chesterfield aperto, a offrirmi…

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D’oro

Ema fuan osan mean, hai il cuore d’oro, mi scriveva ieri una giovane mamma da Timor Est. Le avevo inviato i soldi per l’affitto di casa. I soldi che voi mi avevate dato. Cinquanta dollari. Fa effetto sentirsi chiamare “cuore d’oro”. Imbarazzante se è per cinquanta euro. Ho pensato a chi mi dà alloggio, a chi mi presta l’auto, a chi mi offre il pranzo. Sono circondato da prodigi di gentilezza e gratuità ben più grandi di quelli che compio. Ma per molto meno, vi è chi è grato molto di più.…

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Nel mondo

Avete visto queste cose, dice Gesù. È vero, ne abbiamo viste tante e ne abbiamo sentite ancora di più. Racconti, testimonianze, notizie. Sappiamo molto più di chi viveva anni fa e non immaginava che ci fossero guerre e carestie ovunque. Noi vediamo e sentiamo, ma non ne abbiamo voglia, perché è duro vedere l’effetto del male, ci inquieta. Il mondo è come una vigna da lavorare, da ricostruire e da difendere. Va’ a lavorare nella vigna, ci dice la coscienza. A noi andarci o fingere, vivere di promesse o di azioni. A noi lasciare il…

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Tocca a noi

Forse è una difesa inconscia, una sorta di sistema automatico. Tendiamo a non vedere, a non accorgerci, a restare assolutamente distaccati dalle situazioni drammatiche. Una sorta di distrazione istintiva che ci fa distogliere lo sguardo dalla sofferenza. Gesù dà uno scossone ai suoi. Tutti erano ammirati di lui, ma lui parla di tradimento, di fatica. Sembra dire “Sveglia ragazzi! Non è che se la vita va bene a voi, va bene a tutti”. Eppure quante volte, quante migliaia di volte, pur sapendo di questa o quella iniziativa concreta, semplice e…

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Arcangeli

Ognuno potrà ricercare l’etimologia dei nomi di questi tre arcangeli. Quello che è certo è che ne abbiamo bisogno. Urgono arcangeli che salgano e scendano dal cielo sopra ogni figlio di uomo portando un messaggio. Angelo significa infatti “portatore di un messaggio”. Non dimentichiamo che “V-angelo” vuol proprio dire “bella notizia”. In questa vita fatta di messaggini, abbiamo bisogno di messaggi e messaggeri forti e belli, che ci guariscano l’anima e il corpo, sempre tesi e tirati in un agonismo vano. Siamo corridori di una gara mai dichiarata, in competizione con chi…

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Chi se ne cura?

Il padrone della vigna si accorge che alcuni non hanno avuto le stesse opportunità degli altri e cerca rimedio. Anzitutto li invita a lavorare e poi li paga tanto quanto gli altri. Il padrone vede il problema. “Il vero male sociale non è tanto la crescita dei problemi, ma la decrescita della cura. Chi oggi si fa prossimo dei giovani lasciati a sé stessi, facili prede della criminalità e della prostituzione? Chi se ne prende carico? Chi è vicino alle persone schiavizzate da un lavoro che dovrebbe renderle più libere?…

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Adesso

Piovono, piovono come semi in terra le occasioni di fare del bene. A noi sta non lasciarle cadere nel nulla. In questa parte di mondo dove tutto abbonda, abbiamo imparato che non si può prendere tutto. Cibo, vestiti, occasioni culturali, ricreative e caritative: dovessimo mangiare, ascoltare, incontrare tutti e tutto, non ci basterebbero dieci vite. Davanti alla proposta, scatta spesso in noi un meccanismo automatico che ci fa rinviare, aspettare, non decidere. Tanto, se non è oggi sarà domani, se non è questo sarà altro. Paradossalmente, perdiamo più occasioni di chi ne…

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