Formigoni riflette sulla partecipazione dei cattolici alla vita politica

Roberto Formigoni è nato a Lecco il 30 Marzo 1947. Laureato in Filosofia, comincia giovanissimo l’attività politica nelle file della Democrazia Cristiana. Nel 1975 fonda il Movimento Popolare di cui rimane presidente nazionale fino al 1987. Nel 1984 è eletto al Parlamento europeo con oltre 450.000 preferenze, venendo confermato anche nel 1989 con 501.000 preferenze. Nel 1987 è nominato vicepresidente del Parlamento europeo, dopo essere stato Presidente della Commissione Politica. Nelle elezioni politiche del 1987 è eletto deputato ed entra a far parte della Commissione Affari Esteri. È nuovamente eletto…

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Il clima presente e futuro dubbi, certezze, cause, rimedi: intervista al Col. Giuliacci

I cambiamenti climatici più profondi nel mondo e in Italia sono avvenuti nel corso degli anni 2000. Ma fino a 1-2 anni fa anni fa solo gli “addetti ai lavori” – Fisici dell’Atmosfera – si erano resi conto, sulla base delle elaborazioni statistiche, di quanto grandi e preoccupanti fossero tali mutamenti. Ma con gli eventi climatici estremi avvenuti negli ultimi 2-3 anni anche la gente comune ha percepito che le “stagioni non sono più quelle “. Quali sono le cause e le conseguenze?Le cause? Il forte aumento dell’Effetto Serra, il…

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Il cardinale Ruini ammette aborto e legge Cirinnà

Intervista molto deludente quella concessa dal cardinale Camillo Ruini ad Aldo Cazzullo e pubblicata sul “Corriere della Sera” del 28 settembre. Difende la 194 che «deve essere pienamente applicata»; approva le unioni civili che «devono essere diverse dal matrimonio», cosa che la Cirinnà già prevede. E si intromette nel nuovo esecutivo auspicando che segua l’agenda Draghi. Un’intervista drammaticamente disarmante. Quando un cardinale scende a questi livelli di politica politicante si può pensare di tutto. Editorialista: Stefano Fontana – Direttore dell’Osservatorio Card. Van Thuan. Docente, giornalista e saggista. Il suo ultimo…

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Dall’ingeneroso “Yankee go home” al più costruttivo “Biden fermati”

L’esito delle elezioni è chiaro: la maggioranza degli italiani spera in un cambiamento della gestione della cosa publica e una contestuale ripresa economica. È fallita la pressione dei giornali mainstream per convincere l’opinione pubblica che la scelta di Mattarella di mettere Draghi a capo del governo era per il bene del Paese. Ne sa qualcosa la Lega che ha perso l’intero elettorato d’opinione (circa 2,5 milioni di voti), evidentemente ostile alle scelte fatte di governare, prima con i 5Stelle e poi con tutti gli altri partiti, FdI escluso. Senza giri…

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