Consorzio Acam a Marnate restare o andare?

Restare nel consorzio Accam o lasciarlo? Sul punto il mondo politico di Marnate è più che mai diviso.

La scelta dell’amministrazione  del sindaco Maria Elisabetta Galli è di rimanere, almeno per ora. “Come Marnate – spiega – abbiamo un contratto per lo smaltimento dei rifiuti all’inceneritore, contratto che è valido fino al 30 giugno 2021, poi staremo naturalmente a osservare l’evoluzione della situazione di Accam”.

La giunta, peraltro, non ha inserito nel bilancio consolidato la voce del consorzio che gestisce l’impianto di incenerimento di Borsano perchè, ha affermato il consigliere delegato Erika Cisari, “l’azienda non ha ancora approvato il bilancio”. Marnate è nell’Accam per una quota dell’1,47 per cento. E vi è anche l’ipotesi che subentri la società legnanese Amga a supporto della società. 

Ma Roberto Pozzoli e Fernando Morandi, esponenti rispettivamente di “Per Marnate” e “Vivi Marnate”, la vedono diversamente. Il secondo, in particolare, invita l’amministrazione comunale a “uscire da Amga al più presto, perchè vi è il rischio di fallimento e i costi per la bonifica sarebbero molto pesanti, anche per un comune con percentuali di partecipazione irrisorie come Marnate”.

Per ora la giunta ha deciso per la permanenza nel consorzio. Il futuro, per ammissione della stessa Galli, sarà tutto da valutare. 

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