Nell’emergenza Covid, AgiMercati punto di riferimento per i consumatori

L’emergenza Covid anche in questa seconda difficile ondata non ha fermato l’attività dei mercati di Campagna Amica che, anzi, si sono ulteriormente rafforzati come “punto di riferimento” per i consumatori del Varesotto. Viene così ancora una volta riconosciuto il ruolo economico e sociale dei Farmer’s market e gli agricoltori, in una fase difficile per il sistema commerciale del Paese, possono continuare a vendere i prodotti delle loro aziende e fornire così servizi ad alto valore aggiunto”. Lo sottolinea Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese, nel rimarcare come la vendita diretta dei prodotti alimentari sia “una pratica che in provincia di Varese fa parte della tradizione e non è mai venuta meno nonostante il processo di modernizzazione del sistema agro-alimentare: nei secoli, infatti, il “mercato di città” ha sempre portato chi lavora in campagna a portare i prodotti entro le mura dei principali centri urbani”. Una realtà che è andato scemando negli Anni ‘60 del “boom”, con la diffusione dei grandi canali di distribuzione, ma che già sul finire degli Anni ‘80 è stata oggetto di rinnovato interesse e di un numero crescente di iniziative di sostegno e promozione, grazie anche alle possibilità offerte dalla Legge di Orientamento del 2001.

Nella città capoluogo, Varese, oggi i farmer’s market settimanali sono due: uno nella centralissima piazza Giovine Italia, ogni giovedì mattina, il secondo è nel piazzale dello stadio di Masnago, ogni venerdì mattina; a Induno Olona l’AgriMercato si svolge ogni primo, terzo, quarto e quinto sabato del mese nel rione San Cassano. Infine, a Gallarate il Mercato di Campagna Amica si tiene ogni martedì mattina in via Torino.

“Nel Varesotto, i Mercati di Campagna Amica sono una realtà consolidata da diversi anni. Nel tempo, la risposta dei consumatori ha dato forza a questo modello di vendita e soprattutto al rapporto di fiducia che si istaura tra chi acquista e chi vende il prodotto agricolo: i prodotti a Km zero sono considerati una garanzia di cibo fresco e sicuro oltre che una soluzione per sostenere l’economia e lo sviluppo locale. Inoltre rappresentano una scelta sostenibile dal punto di vista ambientale”.

Secondo un’analisi Coldiretti-Ispra, lo spreco alimentare per gli acquisti fatti direttamente dal produttore agricolo è del 15-20% contro uno spreco del 40-60% per i sistemi alimentari della grande distribuzione. Questo perché i cibi in vendita sono più freschi, durano di più e percorrono distanze più brevi per arrivare al consumatore finale, inquinando meno.

Il tema della sostenibilità alimentare è stato anche al centro dell’Esposizione Universale di Milano 2015 che ha cercato di dare risposte concrete ad una grande sfida: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri. In Italia il modello più strutturato di vendita diretta è quello proposto da Campagna Amica che fin dal suo avvio si è data l’obiettivo di conciliare con successo gli interessi delle imprese agricole con gli interessi della società, sempre più orientata alla qualità e alla sicurezza del cibo, ai valori della sostenibilità e del consumo consapevole, della lotto allo spreco.

Dal suo avvio, nel 2009, il progetto di Campagna Amica ha saputo evolversi per cercare di rispondere alle richieste emergenti, ai temi di attualità nel settore agroalimentare e alle linee guida condivise nelle occasioni di confronto internazionale. Lo ha fatto, anche nel Varesotto, ampliando la sua offerta quantitativa e qualitativa senza tradire la sua identità che è fatta di qualità garantita, fiducia, territorialità, tutela della biodiversità e dell’ambiente.

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