Somma Lombardo dedica ad un bersagliere la sede dell’Associazione combattenti e reduci

Somma Lombardo

Sabato pomeriggio 22 Aprile, a Somma Lombardo, è stata inaugurata la sede dell’Associazione Nazionale combattenti e reduci, intitolata al bersagliere Emilio Giusti, medaglia d’argento al valore militare nella Campagna di Russia 1941-1943.

La cerimonia ha avuto inizio da Largo S. Agnese con la Fanfara dei Bersaglieri “Vidoletti” di Vergiate che, guidata dal capo fanfara Alberto Pidalà, ha poi sfilato in parata, seguita da una folta rappresentanza dell’ Associazione nazionale dei bersaglieri, fino alla sede dei Combattenti e reduci in via Fuser 5.

Oltre al Gonfalone della città di Somma Lombardo e del Medagliere provinciale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri per le vie hanno sfilato i labari delle sezioni bersaglieresche di Saronno, Morazzone, Tradate, Gallarate, Lonate Pozzolo, Cislago, Somma Lombardo e ovviamente di Varese.

Molte le rappresentanze presenti all’inaugurazione: Croce Rossa, Protezione civile, Carabinieri, Alpini (che hanno eseguito un canto), gruppi di volontariato civico.

Alle note della Fanfara Vidoletti hanno fatto eco quelle della banda “La Cittadina” che hanno catturato l’attenzione e il plauso della cittadinanza accorsa all’inaugurazione.

Dopo l’alzabandiera nel cortile della sede il viceparroco, don Simone Chiarion, ha impartito la benedizione ai presenti e ai locali della sede.

Ad illustrare il senso della cerimonia hanno provveduto, tra gli altri, il sindaco di Somma Lombardo, Stefano Bellaria, pure lui bersagliere e, a nome del presidente regionale dell’Associazione nazionale bersaglieri, Gianfranco Moresco, il presidente provinciale, Maurizio Fiori.

Entrambi hanno sottolineato le virtù di Emilio Giusti, il bersagliere a cui l’Associazione nazionale combattenti e reduci ha deciso d’intitolare la propria sede.

Giusti era nato a Somma Lombardo il 16 Ottobre 1920 dove morì il 20 Agosto 1997, all’età di 77 anni. Fu insignito di Medaglia d’Argento al valore militare durante la Seconda Guerra Mondiale per le sue doti di coraggio durante l’attacco ad un centro abitato presidiato dall’esercito russo.

La citazione del conferimento recita: «Circondato e sotto il fuoco si lanciava contro il nemico a colpi di bombe a mano incitando nel contempo i compagni a seguirlo. Nell’azione riusciva a mettere in fuga il nemico, catturando numerosi prigionieri».

In una società distratta da un cicaleccio inconcludente che spesso attanaglia proprio le giovani generazioni hanno ancora senso cerimonie come quella dell’inaugurazione di una sede di combattenti e reduci.

Come opportunamente hanno sottolineato gli oratori intervenuti è compito di tante benemerite associazioni di ex militari fare memoria della storia di tanti italiani che, ventenni, per amor di patria, non hanno esitato a dare la vita.

È anche compito di tali associazioni ricordare quei giovani che con il loro sacrificio hanno garantito quella libertà di cui ancora oggi godono milioni di italiani.

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