A Nizza i giornalisti europei riflettono su l’Europa tra guerre ed elezioni 2024

L’annuale convegno dell’Associazione Giornalisti Europei (European Journalist) in programma a Nizza dal 26 al 29 Ottobre, è entrato oggi nel vivo con una serie di interventi che hanno messo in luce il tema “L’Europa tra guerra ed elezioni”.

Dopo il saluto del Presidente del sodalizio, la giornalista romena Felicia Ristea, e di alcuni rappresentanti della municipalità nizzarda, hanno preso la parola Ivan Koedjikov, alto funzionario della Comunità Europea che ha sviluppato il tema “Democrazia europea: elezioni in tempo di guerra, cambiamenti globali e populismo”; e Joan Barata, docente di giornalismo online in diverse università statunitensi, che ha parlato di “Nuove strutture digitali europee e loro implicazioni per le piattaforme globali e libertà di espressione”.

I lavori coordinati da Bojan Brezigar editore del quotidiano sloveno Primorski Dnevnik, sono poi proseguiti con le relazioni di Yusuf Kanli, vice presidente dell’Associazione Giornalisti turchi (“la Turchia dopo le elezioni presidenziali del 2023 e l’atteggiamento verso l’Unione Europea e gli scenari globali”); Vassil Sotirov, vice presidente EJ, “Legge europea sulla libertà dei media e responsabilità degli stati membri”), jean-Pierre Darnis, Visiting professor di storia contemporanea all’Università Luiss Guido Carli di Roma (“Aspettative dopo le elezioni europee del 2024”); Tinatin Dvalishvili, responsabile del centro per la formazione dei giovani giornalisti del Caucaso (“Nuove minacce per la democrazia e la democrazia nel Caucaso e in altre regioni ex Sovietiche”) e Stan Berteloot, giornalista dell’Agenzia di Stampa Reuters‘ a Londra (“Opportunità e minacce dell’Intelligenza Artificiale per i media”).

Articolata e densa la discussione dei partecipanti tra i quali sono intervenuti Andrea Radetzkyvice presidente EJ, Paolo Magagnotti presidente onorario EJ e Ralf Scheneider.

In chiusura della prima giornata il Presidente, Felicia Ristea, ha tenuto a ringraziare i partecipanti per il loro fattivo coinvolgimento e le acute riflessioni emerse.

I lavori riprenderanno domani con una serie di incontri con i colleghi nizzardi e del Principato di Monaco dove è prevista una visita del Museo Oceanografico.

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