Ventidue edizioni in tutto compresa quella ancora da disputare

Si parte dal 1930 e si arriva a oggi. Ventidue edizioni in tutto compresa quella ancora da disputare. Dall’Uruguay al Qatar.

Ogni storia un’emozione che si è rinnovata. Interrotta soltanto dal periodo della seconda guerra mondiale ma poi, per fortuna, ripresa e pronta a offrirsi ogni quadriennio con il suo patrimonio di spettacolo e creazione di storia. Che resta e non trascorre. Qual è stato il cammino, quale l’evoluzione dei campionati del mondo di calcio? Proviamo a cesellarne qui i momenti principali.

1930

Si svolsero in Uruguay e a prendervi parte furono tredici squadre: oltre al paese organizzatore, Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Paraguay, Perù, Messico, Stati Uniti, Jugoslavia, Francia e Romania. Mondiali che, come si può vedere dalle squadre partecipanti, avevano una forte trazione centro e sud americana annoverando soltanto tre compagini europee. Ad aggiudicarselo furono i padroni di casa che, in finale, regolarono l’Argentina per 4-2 in un derby sudamericano sempre molto sentito. Le due formazioni liquidarono in semifinale, rispettivamente, Stati Uniti e Jugoslavia con identico punteggio (6-1).

1934

Fu l’Italia a ospitarli e il numero delle formazioni partecipanti alla fase finale salì a sedici. Furono Svezia, Svizzera, Germania, Italia, Egitto, Spagna, Francia, Cecoslovacchia, Ungheria, Austria, Romania, Paesi Bassi, Belgio, Stati Uniti, Brasile e Argentina. Anche in questo caso a vincere fu il paese ospitante, l’Italia che in finale battè la Cecoslovacchia per 2-1 mentre la finale del terzo posto fu appannaggio della Germania vincitrice di una sorta di derby con l’Austria per 3-2. Un mondiale che parlò quindi decisamente europeo.

1938

Il ruolo di paese ospitante fu questa volta assegnato alla Francia e, oltre a lei, vi parteciparono Italia, Austria, Cuba, Norvegia, Germania, Svezia, Romania, Brasile, Ungheria, Indie Orientali Olandesi, Polonia, Belgio, Paesi Bassi, Cecoslovacchia e Svizzera. L’Italia si concesse il bis superando in finale questa volta l’Ungheria con il punteggio di 4-2 mentre il terzo posto finì nelle mani del Brasile vincitore per 4-2 sulla Svezia, uno scenario, quest’ultimo, che si sarebbe poi ripetuto nei mondiali del 1958.

1950

Per i mondiali che incarnavano la voglia di un mondo di risorgere anche con la spensieratezza dalle macerie lasciate dal secondo conflitto bellico la scelta del paese ospitante cadde sul Brasile. Il numero di squadre si ridusse a tredici. Oltre alla nazionale carioca vi furono Uruguay, Italia, Svizzera, Stati Uniti, Messico, Svezia, Jugoslavia, Spagna, Inghilterra, Bolivia e Cile. La finale fu tutta sudamericana e vide l’Uruguay fare lo sgambetto al Brasile con il punteggio di 2-1.

1954

Si ritornò in Europa , più precisamente in Svizzera, e le squadre furono di nuovo sedici. Oltre agli elvetici furono presenti Uruguay, Ungheria, Belgio, Cecoslovacchia, Inghilterra, Francia, Austria, Messico, Italia, Corea del Sud, Turchia, Brasile, Germania Ovest, Jugoslavia e Scozia. La finale fu vinta dalla Germania che sconfisse per 3-2 l’Ungheria da cui era stata battuta per 3-8 nella prima fase, mentre il terzo posto prese la strada dell’Austria grazie al 3-1 contro l’Uruguay.

1958

Si rimase in Europa e questa volta toccò alla Svezia essere paese organizzatore. Oltre agli scandinavi parteciparono Brasile, Germania Ovest, Inghilterra, Paraguay, Austria, Argentina, Cecoslovacchia, Francia, Messico, Scozia, Ungheria, Jugoslavia, Urss, Irlanda del Nord e Galles. La finale segnò la netta vittoria del Brasile di Pelè per 5-2 contro la Svezia mentre il terzo posto fu appannaggio della Francia che sconfisse la Germania Ovest per 6-3.

1962

I mondiali sbarcarono in Cile e vi presero parte, oltre al paese sudamericano, Brasile, Argentina, Colombia, Spagna, Messico, Jugoslavia, Uruguay, Ungheria, Germania Ovest, Inghilterra, Italia, Urss, Cecoslovacchia, Svizzera e Bulgaria. Il Brasile riuscì in finale a bissare l’impresa di quattro anni addietro imponendosi sulla Cecoslovacchia per 3-1 mentre il Cile regolò l’Argentina in una sfida tutta Sudamerica per 1-0 nella finale per il terzo e quarto posto.

1966

Fu di nuovo il vecchio continente a spalancare le braccia alla massima rassegna calcistica, paese ospitante fu l’Inghilterra. Oltre a lei furono presenti Brasile, Messico, Uruguay, Argentina, Cile, Ungheria, Urss, Portogallo, Francia, Spagna, Germania Ovest, Corea del Nord, Svizzera, Italia e Bulgaria. Gli azzurri uscirono ingloriosamente al primo turno sconfitti dalla Corea del Nord per 0-1 con una rete di colui che, nella leggenda popolare, figurò come dentista ma disse poi in un’intervista di non esserlo mai stato, Pak Doo Ik. La finale fu vinta dall’Inghilterra che sfruttò il fattore campo imponendosi sulla Germania per 4-2 con una delle reti della nazionale di Albione che , secondo alcuni, a tutt’oggi, non avrebbe varcato la linea bianca. Nella finale per il terzo posto il Portogallo superò l’Urss per 2-1.

1970

Si ritornò in America, non però del Sud ma centrale. Bisogna subito dire che la vera finale è considerata l’epica sfida tra Italia e Germania che, dopo estenuanti tempi supplementari, terminò 4-3 per gli azzurri con la rete di Gianni Rivera servito dalla fascia sinistra da Boninsegna. Parteciparono oltre al Messico Inghilterra, Belgio, Italia, Brasile, Uruguay, Perù, Svezia, Israele, El Salvador, Germania Ovest, Marocco, Urss, Romania, Cecoslovacchia e Bulgaria. La finale incoronò per la terza volta nella storia il Brasile che si impose sull’Italia con un netto 4-1. Nella finale per il terzo posto prevalse la Germania Ovest vittoriosa per 1-0 contro l’Uruguay.

1974

Il Mondiale ritorna in Europa per essere ospitato dalla Germania allora ancora Ovest persistendo ancora a quel tempo il muro di Berlino che la divideva dalla vecchia GermanIa Est o DDR. Ironia della sorte, le due Germanie si incontrarono nel girone eliminatorio e vinse la DDR per 1-0 con rete di Sparwasser. Parteciparono, oltre alle due Germanie, Brasile, Uruguay. Jugoslavia, Scozia , Zaire, Australia, Polonia, Italia, Bulgaria, Olanda, Cile, Svezia, Argentina e Haiti. Memorabile fu un cappaò dello Zaire che perse per 0-9 contro la Jugoslavia. La finale fu vinta dalla Germania che si impose per 2-1 contro l’Olanda mentre il terzo posto se lo aggiudicò la Polonia superando per 1-0 il Brasile.

1978

Fu l’Argentina a ospitare i campionati del mondo e la sola che riuscì a batterla in tutto il mondiale fu l’Italia per 1-0 nel turno eliminatorio. Presero parte, oltre ai due paesi citati, anche Germania Ovest, Brasile, Perù, Scozia, Messico, Olanda, Polonia, Svezia, Austria, Francia, Spagna, Ungheria, Iran e Tunisia. L’Argentina mise le mani sul suo primo mondiale superando in finale l’Olanda del calcio totale pdr 3-1 mentre il terzo posto fu appannaggio del Brasile vincitore sull’Italia per 2-1.

1982

E’ l’anno della Spagna come paese organizzatore ed è anche la prima volta che il mondiale è allargato a ventiquattro squadre anziché le sedici delle edizioni precedenti. Fanno parte delle nazionali presenti , oltre alle furie rosse iberiche, Italia, Germania, Polonia, Francia, Argentina, Brasile, Cile, Perù, Belgio, Polonia, Scozia, Germania Ovest, Algeria, Ungheria, Honduras, Inghilterra, Irlanda del Nord, Urss, Jugoslavia, Austria, El Salvador, Camerun, Cecoslovacchia, Francia, Kuwait e Nuova Zelanda. L’Italia, inserita nel girone con Polonia, Perù e Camerun, parte al piccolo trotto passando il turno solo per una rete segnata in più degli africani (due contro una) con cui pareggiarono per 1-1 con una rete di Graziani dopo una scivolata del portiere camerunense N’Kono. Gli azzurri, però, si rifecero ampiamente nei turni successivi dando vita, soprattutto grazie all’estro realizzativo del compianto Paolo Rossi, a una cavalcata trionfale, prima mandando in frantumi le speranza di Argentina (3-1) e Brasile (4-2), poi superando la Polonia in semifinale per 2-0 e infine castigando la Germania per 3-1 in finale con reti di Rossi, Tardelli e Altobelli cui fece da contraltare per i tedeschi la sola rete dell’esperto difensore Breitner. La nazionale allenata dal mai dimenticato Enzo Bearzot mise così le mani sul terzo mondiale della sua storia. Terza fu la Polonia che superò la Francia per 3-2. Vale la pena ricordare almeno due partite di quel mondiale che non passarono inosservate: Ungheria -El Salvador si concluse con un netto 10-1 per i magiari mentre, a sorpresa, l’Algeria superò la Germania Ovest per 2-1 nel primo turno.

1986

Il mondiale ritorna, dopo sedici anni, in Messico. Vi partecipano anche Italia, Brasile, Uruguay, Ungheria, Argentina, Polonia, Canada, Spagna, Bulgaria, Germania Ovest, Portogallo, Inghilterra, Irlanda del Nord, Marocco , Algeria, Urss, Corea del Sud, Danimarca, Francia, Paraguay, Belgio, Iraq e Scozia. Fa molto discutere nei quarti di finale il gol di pugno di Diego Armando Maradona, indimenticato fuoriclasse cui sono legati i migliori trionfi del Napoli, con cui l’Argentina sconfisse l’Inghilterra per 2-1. La stessa Argentina fece suo il mondiale sconfiggendo per 3-2 in finale la Germania Ovest mentre la Francia, regolando il Belgio per 4-2 dopo i tempi supplementari, sale sul terzo gradino del podio.

1990

E’ l’anno del ritorno dei mondiali in Italia all’insegna delle “notti magiche inseguendo un gol”, verso del brano “Un’estate italiana” confezionato e interpretato per l’occasione da Edoardo Bennato e Gianna Nannini. Partecipano anche Argentina, Costarica, Jugoslavia, Brasile, Uruguay, Olanda, Germania Ovest, Svezia, Inghilterra, Spagna, Irlanda, Corea del Sud, Belgio, Emirati Arabi Uniti, Colombia, Romania, Urss, Austria, Scozia, Cecoslovacchia, Egitto, Camerun e Stati Uniti. Le notti magiche diventeranno però quelle della Germania che sconfigge in finale l’Argentina per 1-0 e torna alla vittoria in un mondiale dopo ventisei anni. L’Italia deve accontentarsi del terzo posto ottenuto superando l’Inghilterra per 2-1 con reti di Baggio e Schillaci.

1994

Il mondiale si tinge di stelle e strisce svolgendosi negli Stati Uniti. Vi partecipano, oltre al paese organizzatore, anche Germania, Messico, Grecia, Russia, Colombia, Brasile, Bolivia, Nigeria, Marocco, Camerun, Olanda, Norvegia, Arabia Saudita, Corea del Sud, Svezia, Italia, Svizzera, Spagna, Irlanda, Romania, Belgio, Bulgaria e Argentina. La finale è una classicicissima ovvero Brasile-Italia e i carioca portano a casa il mondiale sconfiggendo gli azzurri di Arrigo Sacchi ai rigori per 3-2. Memorabile resterà la disperazione di Roberto Baggio per il rigore calciato alle stelle che decise le sorti della gara. La finale per il terzo posto non ebbe storia con la Svezia che superò la Bulgaria con un netto 4-0.

1998

Un altro ritorno come paese organizzatore, quello della Francia. Oltre ai transalpini vi parteciparono Brasile, Marocco, Tunisia, Sudafrica, Camerun, Norvegia, Romania, Olanda, Argentina, Austria, Bulgaria, Spagna, Messico, Nigeria, Danimarca, Inghilterra, Germania, Scozia, Paraguay, Colombia, Corea del Sud, Stati Uniti, Giamaica, Arabia Saudita, Croazia, Italia, Belgio, Jugoslavia, Cile, Giappone e Iran. Fu il primo mondiale aperto a trentadue squadre e non più a ventiquattro. La Francia ebbe la soddisfazione di imporsi in casa propria sconfiggendo per 3-0 al “Parco dei principi” di Parigi il Brasile per 3-0, il terzo posto fu della Croazia che sconfisse l’Olanda per 2-1.

2002

Sono due paesi, Giappone e Corea del Sud, a organizzarlo congiuntamente. Con loro ci sono Francia, Sudafrica, Camerun, Tunisia, Senegal, Nigeria, Argentina, Polonia, Spagna, Paraguat, Costa Rica , Russia, Svezia, Cina, Portogallo, Danimarca, Croazia, Italia, Inghilterra, Arabia Saudita, Ecuador, Messico, Stati Uniti, Brasile, Belgio, Germania, Slovenia, Turchia, Irlanda e Uruguay, Vince in finale il Brasile che regola la Germania per 2-0 in una partita arbitrata dall’italiano Pierluigi Collina. La Turchia si aggiudica invece il terzo posto sconfiggendo per 3-2 la Corea del Sud che aveva estromesso l’Italia in una partita arbitrata dal discussissimo Byron Moreno, da molti accusato di avere favorito in modo molto esplicito i padroni di casa con alcune sue decisioni.

2006

Si torna in Europa ed è la Germania il paese organizzatore. Prendono parte alla kermesse Italia, Giappone, Iran, Corea del Sud, Arabia Saudita, Argentina, Ucraina, Stati Uniti, Brasile, Messico, Angola, Costa d’Avorio, Togo, Ghana, Tunisia, Polonia, Italia, Inghilterra, Croazia, Olanda, Portogallo, Costarica, Ecuador, Paraguay, Svezia, Serbia Montenegro, Francia, Spagna, Svizzera, Repubblica Ceca, Trinidad e Tobago e Australia. L’Italia scrive altre due pagine memorabili di storia perchè prima sconfigge per 2-0 la Germania dopo i tempi supplementari grazie agli autografi di Grosso e Del Piero, poi supera in finale la Francia per 5-3 dopo i calci di rigore mettendo le mani sul suo quarto mondiale. Alla conduzione tecnica vi è Marcello Lippi. La Germania si deve accontentare del bronzo sottratto al Portogallo nella finalina vinta per 3-1.

2010

Prima edizione di un mondiale in terra d’Africa. Organizzatore è infatti il Sudafrica. Vi partecipano anche Giappone, Australia, Corea del Sud, Olanda, Corea del Nord, Brasile, Ghana, Inghilterra, Paraguay, Spagna, Costa d’Avorio, Germania, Danimarca, Serbia, Italia, Cile, Stati Uniti, Messico, Svizzera, Slovacchia, Argentina, Honduras, Nuova Zelanda, Nigeria, Camerun, Algeria, Francia, Portogallo, Grecia, Slovenia e Uruguay. La Spagna iscrive per la prima volta il proprio nome nell’albo d’oro della competizione superando in una finale tutta europea l’Olanda per 1-0 dopo i tempi supplementari. La Germania ottiene il terzo posto prevalendo nella finalina per 3-2 sull’Uruguay.

2014

E’ il Brasile, la squadra più titolata di tutte, a ospitare la rassegna, Ai nastri di partenza, oltre alla selecao, ci sono Giappone, Australia, Iran, Corea del Sud, Olanda, Italia, Stati Uniti, Costarica, Argentina, Belgio, Svizzera, Germania, Colombia, Russia, Bosnia ed Erzegovina, Inghilterra, Spagna, Cile, Ecuador, Honduras, Costa d’Avorio, Nigeria, Camerun, Ghana, Algeria, Grecia, Croazia, Portogallo, Francia, Messico e Uruguay. La Germania mette le mani sul suo quarto mondiale umiliando i padroni di casa superando l’Argentina per 1-0 come era già avvenuto nei mondiali di Italia 90 , l’Olanda ha la meglio sul Brasile , che era stato umiliato in semifinale dalla Germania con un netto 1-7, con il punteggio di 3-0.

2018

I mondiali sbarcano in Russia. Vi partecipano, oltre al paese organizzatore, Brasile, Iran, Giappone, Messico, Corea del Sud, Belgio, Arabia Saudita, Germania, Inghilterra, Spagna, Nigeria, Costarica, Polonia, Egitto, Serbia, Islanda, Francia, Portogallo, Uruguay, Argentina, Colombia, Panama, Senegal, Marocco, Tunisia, Svizzera, Croazia, Svezia, Danimarca, Australia e Perù. Sorride alla fine la Francia che supera in finale per 4-2 la Croazia mettendosi in tasca il suo secondo mondiale, il terzo posto finisce invece al Belgio, vincitore per 2-0 contro l’Inghilterra.

TUTTI I GOLEADOR DELLA STORIA DEI MONDIALI

1930: Guillermo Stabile (Argentina) 8 reti

1934: Oldrich Nejedly (Cecoslovacchia) 5

1938: Leonidas Da Silva (Brasile) 7

1950: Ademir (Brasile) 9

1954: Sandor Kocsis (Ungheria) 11

1958: Just Fontaine (Francia) 13

1962: Garrincha e Vavà (Brasile), Leonel Sanchez (Cile), Dragan Jerkovic (Jugoslavia), Florian Albert (Ungheria) e Valentin Ivanov (Urss) 4

1966: Eusebio (Portogallo) 9

1970: Gerd Muller (Germania) 10

1974: Gregorsz Lato (Polonia) 7

1978: Mario Alberto Kempes (Argentina) 6

1982: Paolo Rossi (Italia) 6

1986: Gary Lineker (Inghilterra) 6

1990: Salvatore Schillaci (Italia) 6

1994:Hristo Stoichkov (Bulgaria) e Oleg Salenko (Russia) 6

1998: Davor Suker (Croazia) 6

2002: Ronaldo (Brasile) 8

2006: Miroslav Klose (Germania) 5

2010:David Villa (Spagna), Wesley Sneijder (Olanda), Thomas Muller (Germania), Diego Forlan (Uruguay) 5

2014: James Rodriguez (Colombia) 6

2018: Harry Kane (Inghilterra) 6

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