Bilancio positivo la trasferta a Catanzaro di Mario Artusa assessore allo sport di Busto Arsizio

Una nuova targa abbellisce l’ufficio dell’assessore allo sport Maurizio Artusa.

Si tratta del ringraziamento che il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita ha fatto avere all’esponente della giunta in occasione del suo recentissimo viaggio nel capoluogo calabrese nell’ambito del gemellaggio tra le sezioni dell’Associazione Italiana Arbitri Figc Catanzaro e Busto Arsizio.

Un gemellaggio che si è svolto nell’anno in cui entrambi i Comuni condividono il titolo di Città Europea dello Sport e che quindi ha visto anche un momento di incontro istituzionale nella sala Concerti nel palazzo De Nobili, come avvio di un percorso di dialogo e amicizia tra le Amministrazioni.

“Insieme alle delegazione bustocca della sezione arbitri, sono stato accolto dalla vicesindaco Giuseppina Iemma e dall’assessore allo Sport Antonino Cosentino, che ringrazio molto per l’ospitalità e la cortesia – afferma Artusa –. E’ stato un momento molto importante di conoscenza reciproca e di scambio di esperienze, in cui ci siamo confrontati sul significato che il titolo rappresenta per le due città, simili per quanto riguarda il numero di abitanti, ma molto diverse per tradizione e cultura sportiva. Ho avuto modo di apprezzare le buone prassi che hanno instaurato a Catanzaro soprattutto in ambito calcistico, settore su cui ci siamo focalizzati nel corso della trasferta, e ho fatto tesoro di qualche spunto per migliorare la situazione impiantistica bustocca”.

“Mi ha fatto piacere – continua l’assessore – soprattutto da arbitro, che i 4 giovani bustocchi (tra cui una ragazza) chiamati ad arbitrare alcune partite del settore giovanile che si sono svolte sul territorio abbiano ben figurato: è stata certamente un’ottima esperienza perché hanno dovuto mettersi in gioco in un ambiente nuovo, in cui l’approccio alla partita e il tasso tecnico dei giocatori erano certamente diversi da quelli a cui erano abituati. Per la nostra sezione dell’AIA è stato un utile momento di confronto con la realtà catanzarese, che ha una tradizione arbitrale molto importante e di assoluto livello”.

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