Giovanni Scalabrini Il santo dei migranti

Graziano Battistella è l’autore del libro “Scalabrini il santo dei migranti” edizioni San Paolo editore. Il libro è stato realizzato con i contributi di Fabio Baggio con Luis Olivos (per il capitolo 5), Veronica de Sanctis (per i capitoli 1 e 10), Stelio Fongaro (capp. 3, 4 e 5), Gaetano Parolin (cap. 6), Matteo Sanfilippo (cap. 7) e Giovanni Terragni (cap. 9).

Un’opera che evidenzia quanto Scalabrini aveva un cuore missionario che lo ha spinto a cercare anime perse nei paesi lontani.

Giovanni Scalabrini nasce l’8 luglio 1839 a Fino Mornasco, in provincia di Como. Nell’ottobre del 1857, entra nel seminario diocesano di Sant’Abbondio. Qui incontra San Luigi Guanella, suo compagno di studi. Il 30 maggio 1863 fu ordinato sacerdote da Mons. Giuseppe Marzorati, Vescovo di Como.

Nel 1867 si occupò della cura degli ammalati di colera a Portichetto, un paese vicino a Fino Mornasco. Nello stesso anno venne nominato rettore del seminario. Pochi anni più tardi il Vescovo lo nominò parroco di San Bartolomeo, nella periferia industriale di Como, dove sviluppò una sensibilità per le problematiche sociali e l’educazione della gioventù. Nominato a Vescovo di Piacenza nel 1876 a 36 anni.

Nel 1887 fonda la Congregazione dei missionari di San Carlo e due anni dopo forma l’associazione laicale San Raffaele per l’assistenza ai migranti. Nel 1895 fonda le Suore missionarie di San Carlo, negli anni a seguire visitò le missioni che si formarono negli Stati Uniti e in Brasile. Muore a Piacenza il 1° Giugno 1905. Beatificato da San Giovanni Paolo II e l’8 Ottobre 2022 Papa Francesco lo ha dichiarato Santo.

Scalabrini parlava della migrazione come di una realtà alla quale i cattolici non possono rimanere spettatori. I migranti, secondo Scalabrini, sono per la Chiesa un’occasione di riscoperta del significato più vero della cattolicità.

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