di Claudio Fragiacomo Con questo tema attualissimo sono riprese le conferenze del giovedì del Comitato di Milano, come sono state soprannominate. Oltre a presentare la “complessa storia del Confine Orientale”, in tutti i suoi aspetti, le conferenze hanno l’ambizione di dibattere sui nodi storici attuali – e le occasioni certo non mancano-, applicando le metodologie che i nostri appassionati studiosi del Confine Orientale ci hanno insegnato ad applicare.
Questo, in linea generale, può considerarsi necessario, ma quasi sempre non è sufficiente. Allora intervengono giornalisti come Matteo Carnieletto, appassionati di questioni di politica estera, che si recano nei punti caldi del globo per acquisire conoscenze e impressioni certe delle situazioni locali, e con l’esperienza acquisita ci aiutano a discernere sui fatti ed a trovare delle soluzioni ai problemi che questi fatti comportano.
Così il libro-reportage di Fausto Biloslavo “Ucraina. Nell’inferno dell’ultima guerra d’Europa” è stata l’occasione per parlare di questa guerra e delle possibilità di venirne fuori, ripristinando, almeno parzialmente, la serie di relazioni internazionali che il nostro paese aveva instaurato salvaguardando al tempo stesso la nostra economia. Il giornalista Carnieletto, responsabile della rubrica InsideOver, che è stato negli ultimi tempi a fianco di Fausto Biloslavo e che del libro è il curatore, era appena tornato da un breve viaggio in Azerbaigian, dove aveva assistito al sorgere di sanguinose antiche scaramucce fra questo paese caucasico e l’Armenia.
Sono i famosi conflitti locali, in cui si articola la “Terza Guerra Mondiale”, e di cui è parte anche la guerra in Ucraina. Ma questa guerra, ai margini dell’Europa, dovrebbe finire al più presto e Matteo Carnieletto ci ha illustrato, sulla base della sua esperienza, il suo punto di vista.
