Le scuole Prandina celebrano il 25 Aprile con un approfondimento originale

Ieri mattina, 28 Aprile, nella Sala Tramogge dei Molini Marzoli, si è tenuto uno degli ultimi appuntamenti del calendario di iniziative predisposto dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con scuole e associazioni, in occasione del 78esimo anniversario della Liberazione.

L’evento, intitolato «“Imperial Typewriter”, la macchina da scrivere che ha fatto la storia», è stato organizzato dalla scuola Prandina (Istituto Comprensivo Nicolò Tommaseo) diretta da Cristina Parisini, che ha sottolineato la particolarità della tematica e l’impegno di studenti e insegnanti in vista della mattinata di studi.

In rappresentanza dell’Amministrazione comunale, l’assessore alle Politiche educative Daniela Cerana, che ha ringraziato gli organizzatori e i partecipanti per l’originalità dell’evento e ha ricordato l’impegno dell’Amministrazione comunale per questo tipo di iniziative nonché per la valorizzazione della memoria e dell’identità cittadina.

Liberto Losa, presidente dell’ANPI di Busto Arsizio, ha parlato ai ragazzi dell’importante ruolo della nostra città nel giorno della liberazione e negli anni della Resistenza, evidenziando non solo la funzione e l’importanza logistica di Busto Arsizio con i partigiani che in città avevano postazioni di comando territoriale, ma anche l’impegno delle persone comuni. Da qui il ricordo delle giovani staffette con il richiamo a Bertino, ovvero il bustocco Alberto Mereghetti, la cui storia è stata recentemente raccontata in un libro di Milly Paparella e Massimo Aspesani che è stato protagonista di un altro evento degli ultimi giorni, e ancora le sorti delle operaie e degli operai delle fabbriche bustocche, tra cui la Comerio.

ll direttore del Museo della Macchina da Scrivere di Milano, Umberto Di Donato, che è stato testimone della ferocia della guerra, essendo giovane nel periodo della Resistenza, ha raccontato ai ragazzi la sua esperienza personale e familiare, le vicende dall’8 settembre 1943 al 29 aprile 1945 con la firma della resa dei tedeschi presso la Reggia di Caserta.

Da qui il focus sull’ospite d’onore della manifestazione, ovvero la macchina da scrivere “Imperial Typewriter” (prodotta nel 1927 a Leicester in Inghilterra) che fu usata per la firma della resa in Caserta dei tedeschi in presenza di ufficiali alleati e russi. Il relatore, oltre a presentare un video della sottoscrizione della resa del 29 aprile 1945 fatto da un cineoperatore americano, ha esposto anche una copia del documento battuto con la macchina da scrivere e sottoscritto dagli ufficiali tedeschi come atto di resa.

Tale cimelio è conservato presso il “Museo della Macchina da Scrivere” di Milano.

A seguire gli studenti delle cinque classi terze della scuola secondaria di primo grado Prandina hanno letto alcuni articoli della Costituzione italiana (art. 1 -2-3 e 21), un testo poetico sul valore della libertà e due lettere tratte dal libro “Lettere dalla Resistenza europea”, presentato alcuni video d’epoca sul tema trattato ed eseguito alcuni canti inneggianti la libertà.

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