Busto Arsizio un convegno sulla sicurezza stradale

Mercoledì 31 maggio alle ore 20.45 la sala Tramogge dei Molini Marzoli ospiterà un convegno sulla sicurezza stradale, in particolare quella dei ciclisti e degli utenti più deboli della strada.

Il convegno, dal titolo “La strada è di tutti. Appunti di sicurezza stradale”, è organizzato dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con la fondazione Michele Scarponi onlus, che, in memoria del ciclista professionista vittima di un gravissimo incidente stradale, si occupa di progetti che hanno come fine l’educazione al corretto comportamento stradale e a una cultura del rispetto delle regole e dell’altro.

L’evento è promosso dall’assessorato alla Mobilità sostenibile, guidato da Salvatore Loschiavo, e rientra nel calendario di Busto Città Europea dello Sport 2023.

“Nel 2022 in Europa si sono registrati 20.000 morti sulle strade urbane, di cui la metà costituita da utenti deboli. E’ una strage che deve essere fermata in tutti i modi, partendo dalla cultura della sicurezza stradale: l’incontro di mercoledì va proprio in questa direzione e sarà l’occasione per lanciare la nuova campagna di sensibilizzazione “Io rispetto il ciclista”, che si sta diffondendo in tutta Italia – afferma l’assessore Loschiavo -.

E’ l’ennesima dimostrazione che l’Amministrazione si sta muovendo sul fronte della mobilità sostenibile non a parole, ma con fatti concreti. Un grazie a tutti i relatori che approfondiranno il tema e al collega Maurizio Artusa, per aver inserito il convegno nel calendario delle iniziative di Città Europea dello Sport che conferisce una grande visibilità all’evento”.

Durante la serata interverranno Marco Scarponi, fratello del ciclista scomparso e segretario della fondazione, e alcuni esponenti di spicco del mondo del ciclismo professionistico, Roberto Damiani, direttore sportivo Cofidis, e Stefano Zanini, direttore sportivo Astana.

Ospite d’onore Stefano Oldani, ciclista professionista della squadra Alpecin, tra i protagonisti del Giro d’Italia che si concluderà domenica. Non mancheranno le considerazioni di un architetto, Giovanni Mandelli, sulle modalità con cui è possibile rendere le città più sicure per i ciclisti.

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