A Castellanza l’ex sedime ferroviario passa nelle mani del Comune

Era di proprietà delle Ferrovie Nord e ora è nelle mani del comune di Castellanza.  Una porzione dell’ex sedime ferroviario che faceva parte della linea Novara- Seregno è passata di mano. 

La stretta di mano tra i due enti è avvenuta in una cerimonia pubblica a cui hanno partecipato il sindaco Mirella Cerini, l’assessore ai servizi ambientali Claudio Caldiroli e il presidente delle Ferrovie Nord Fulvio Caradonna. “L’acquisizione da parte del comune di alcune aree dell’ex sedime ferroviario – ha detto con soddisfazione Cerini – ottenuta con la cessione in comodato d’uso gratuito, permetterà alla nostra amministrazione di realizzare opere necessarie a garantire una viabilità più sicura e scorrevole, ovvero il superamento di incroci viari , di cui uno semaforico, con rotatorie , in punti nevralgici per intensità di traffico”.

Un’intesa nel nome del potenziamento della sicurezza viabilistica, quindi, ma anche in quello di una crescita nella dotazione di parcheggi a disposizione dei cittadini:”verrà creato – spiega infatti Cerini – uno spazio parcheggio a uso pubblico, fruibile dai cittadini e dagli altri esercizi presenti, rispondendo a un bisogno richiesto in questi anni dai cittadini residenti nella zona”.  Caradonna ha chiosato asserendo che l’intesa “si era resa necessaria per trovare per la città soluzioni viabilistiche più agevoli per le quali la cessione di queste  aree risultava essere un passaggio fondamentale”.

L’intesa darà quindi modo di mettere mano ad alcune criticità viabilistiche. Le aree oggetto dell’accordo corrispondono all’attuale incrocio semaforico tra corso Matteotti e le vie Sempione e Piave per una superficie complessiva di 2800 metri quadrati e all’incrocio tra le via Piave, Lombardia e XI settembre per 960. Cerini ha aggiunto come l’iter sia stato particolarmente elaborato ma abbia finito per generare soddisfazione da ambo le parti.

Sull’operazione di cessione delle aree vi era il “vincolo” di un debito di 1 milione e 860 mila Euro “che il comune – spiega il primo cittadino di Palazzo Brambilla – avrebbe dovuto saldare già nel 2001, come contributo per l’interramento   della linea ferroviaria”. Una questione di cui proprio l’amministrazione Cerini è venuta a capo nel 2021 quando, afferma, “la mia amministrazione ha ottenuto una riduzione del debito di circa cinquecento mila Euro e la rinuncia da parte di FN di interessi maturati , pari a circa un milione di Euro”. Un esito che ha definito “per nulla scontato” e in grado di “avviare il processo di riqualificazione di queste aree”.

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