Paolo Costa in “Sorrisi e fantasia” editore Sunrise Media, racconta il ciclismo di Silvano Contini, nato il 15 Gennaio 1958 a Leggiuno.
La storia agonistica di Contini corre parallela a quella di grandi campioni come Gimondi, Hinault, Saronni, Moser.
Professionista dal 1978 al 1990 vince nel 1982 la Liegi-Bastogne-Liegi, il Giro del Piemonte nel 1979 ed è terzo al Giro d’Italia 1982.
“Io sono un corridore strano, non eccello in niente ma mi difendo in tutto: salita, pianura, cronometro e pure in certe volate strette.”
Sono parole dette da Contini in una intervista del 1981; il ciclismo comprende pochi campioni, tanti buoni corridori e gregari. Tra loro ci sono quelli che sono stati bravi corridori senza essere ritenuti dei campioni ed è tra questi ultimi che pedalava Silvano Contini.
Una quarantina di vittorie, quattordici maglie rosa e la maglia bianca al Giro d’Italia del ’79 come miglior giovane ed una annata magica il 1982 con la vittoria alla Liegi-Bastogne-Liegi, tre vittorie di tappa al Giro d’Italia e la Coppa Bernocchi.
Un palmares di tutto rispetto su cui costruire un personaggio ma per Contini ciò non contava. Paolo Costa, varesino, appassionato di ciclismo, ha dedicato questo libro ad un “ciclista” ad uno che per passione correva in bicicletta ottenendo risultati importanti.
Il ciclismo di Contini raccontato da Costa parla di uno sport dove le gambe sui pedali e l’esperienza contavano, atleti umani non degli automi, dove si ripercorre la carriera di Silvano attraverso ricordi ed aneddoti di amici e colleghi.
Il libro, scritto a scopo benefico, ha un solo protagonista: il ciclista di Leggiuno, Silvano Contini e le storie raccontate vecchie di quarant’anni ricordano uno sport ed una realtà semplici dove ci si incontrava lungo le strade per vedere i campioni e di quasi campioni così come nelle piazze dove, bevendo un caffè, si parlava delle imprese di quegli “uomini sui pedali”.
Strade, piazze vere non virtuali. Ancora una volta il passato insegna al presente.
