Ingerenze cinesi nota dell’Ufficio di rappresentanza di Taipei in Italia

Pubblichiamo nota dell’Ufficio di rappresentanza di Taipei in Italia riguardo l’interferenza  della Repubblica Popolare Cinese negli affari interni degli altri Paesi

« Siamo profondamente indignati nel constatare ancora una volta le ingerenze della Repubblica Popolare Cinese negli affari interni degli altri Paesi attraverso le dichiarazioni della propria ambasciata in Italia in questi giorni. In molte occasioni l’Italia, insieme ad altri Paesi membri dell’Unione Europea e ad altri Paesi membri del G7, ha dimostrato vicinanza a Taiwan e alla necessità che sia mantenuta la pace, la stabilità e lo status quo nello Stretto di Taiwan, soprattutto da quando la Cina ha mostrato maggiore assertività, prepotenza e volontà di potenza nella regione, mettendo più volte a repentaglio la sicurezza dell’intero Indo-Pacifico. Taiwan, che aderisce come l’Italia alle sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, è un Paese Indipendente e sovrano, ha una sua costituzione, una sua moneta, un suo esercito forte e preparato e, cosa più importante, un Presidente, un Governo e un Parlamento direttamente eletti dai sui 23 milioni di cittadini taiwanesi.  È un Paese democratico, libero e difensore dei diritti umani, un Paese che in più occasioni ha dimostrato di essere un membro responsabile della comunità internazionale. La Repubblica Popolare Cinese non ha mai governato Taiwan in nessun periodo della sua Storia e la sua retorica e pretesa di poter rappresentare Taiwan è inaccettabile e fasulla. Non solo, intervenire attraverso i propri canali ufficiali sulle dichiarazioni di una Parlamentare italiana in merito alla linea di politica estera e il posizionamento dell’Italia in ambito internazionale è una chiara e inopportuna ingerenza negli affari interni di un altro Paese, ancor più se si considera che si è alla vigilia di un importante appuntamento democratico per il popolo italiano, chiamato a decidere con le elezioni di domenica la composizione del prossimo Parlamento e, di conseguenza, il prossimo Governo della Repubblica Italiana. Chiediamo che tali ingerenze non si ripetano più, nel rispetto della sovranità dell’Italia e del popolo italiano.» Sezione Stampa, Ufficio di Rappresentanza di Taipei in Italia – Roma

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