Varese: presentato il progetto “la cultura del rispetto”

Presentata a Varese ‘La Cultura del rispetto’, iniziativa di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Il progetto, promosso da Artemide Aps in collaborazione con i centri antiviolenza, prevede la donazione di rossetti di colore rosso ad alcune associazioni locali che si occupano da tempo del tema: Eva Onlus, Eos, Amico Fragile e Donna Sicura.

Alla presentazione a Villa Recalcati, stamane mercoledì 22 Novembre, hanno partecipato l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, il prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, e il questore Michele Morelli.

“Il ricavato derivante dalla consegna dei ‘Rossetti della cultura del rispetto’ – ha spiegato l’assessore Caruso, coinvolta fin da subito nell’iniziativa – contribuirà a dare maggiori risorse alle associazioni del territorio che potranno così essere ancora più incisive nelle situazioni di disagio e sofferenza. Si tratta, inoltre, di un gesto simbolico che sottolinea l’importanza del rispetto e della dignità di ogni donna”.

“La cultura – ha evidenziato Caruso – è uno strumento fondamentale per trasmettere i valori del rispetto verso le donne, a partire dai giovani. Un importante antidoto al disagio sociale che può aiutare a costruire una società più libera e sicura”.

“Per molti anni – ha proseguito Caruso – ho prestato assistenza legale gratuita in un centro antiviolenza del nostro territorio e ho potuto toccare con mano il dramma delle donne che subiscono maltrattamenti, sia fisici sia psicologici”.

“Sul tema in questi anni – ha detto ancora Caruso – la Regione si è impegnata in maniera concreta”.

In Lombardia operano 27 reti interistituzionali territoriali che attuano azioni sempre più rispondenti alle esigenze delle donne vittime di violenza. Queste reti sono composte dai Comuni, da 54 centri antiviolenza e da 141 case rifugio e di accoglienza. Attualmente in Lombardia sono oltre 5500 le donne seguite dai centri specializzati.

“La Regione – ha evidenziato l’assessore – garantisce un sostegno concreto a queste attività, stanziando quasi 10 milioni di euro. Un contributo importante che deve spingerci a trovare soluzioni rapide ed efficaci per contrastare questa piaga sociale. Per raggiungere l’obiettivo è fondamentale sviluppare sinergie tra Stato, Regioni, Comuni, scuole e centri antiviolenza”

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