Lo stivale spezzato

Lo stivale spezzato di Mimmo Nunnari, scrittore e giornalista, con edizioni San Paolo (192 pagg, 18 euro) tratta un tema difficile e da sempre dibattuto.

L’autore affronta un tema delicato e racconta la storia di due territori, il Nord ed il Sud Italia, divisi, rancorosi ma tenuti insieme dalla stessa Costituzione.

Parla in modo approfondito della nascita e la gravità della questione meridionale mai risolta nel Bel Paese.

Racconta della vitalità della gente del sud, ne parla da profondo conoscitore. Un saggio che affronta non solo i problemi evidenziandoli ma cerca di trovarne anche la soluzione attraverso tre personaggi importanti.

Carlo Maria Martini, intervistato dall’autore nel 1992 proprio sul tema del Meridione, l’analisi impietosa di mons. Mimmo Battaglia, oggi arcivescovo di Napoli, pastore di una delle città italiane segnate da forti contrasti economici, sociali e culturali ed infine, la voce di mons. Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, oggi guida influente della Chiesa di Francesco.

Una cosa importante che emerge dall’intervista di Carlo Maria Martini l’importanza di cercare una profonda unità culturale da parte di tutta l’Italia.

Un paese ricco di tradizioni diverse ma che manifestano elementi culturali etici di fondo. Martini nell’intervista punta a voler mettere in luce la forza di quei valori umani che infine hanno saputo creare una unità tra correnti culturali diverse.

Un libro che racconta due mondi diversi il Nord ed il Sud, un anomalia tipicamente italiana. Un paese che dal Risorgimento non ha pensato al suo futuro cercando di mescolare storia, cultura, tradizioni diverse in un unico insieme fatto di sogni che avrebbero dovuto sfociare in una visione comunitaria.

Il libro è impreziosito anche dalla prefazione di Mons. Zuppi un uomo che camminava nelle perifierie tra gli ultimi, uno degli uomini più illuminati della Chiesa di Francesco.

Pur non conoscendo il Meridione sostiene che “ Se lo Stivale è spezzato e soprattutto è rimasto spezzato, non è un caso, ma frutto di scelte miopi, di interessi che hanno distorto i mezzi, di approssimazione, di velleitarismo”.

Un problema il Mezzogiorno risolvibile solo attraverso uno sforzo capace di unire le forze buone per creare alternative capaci di distruggere ciò che finora ha solo creato arretratezza e convivenze.

Un libro che getta luce e speranza perché questa frattura venga risanata. Un compito difficile che i giovani dovranno portare a termine in ricordo di coloro che si sono spesi per risanare il divario e far si che le due singole Italie diventino una sola.

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