Industria varesina: quadro di resilienza, ma con segnali di rallentamento

Dai risultati dell’ultima Indagine Congiunturale del Centro Studi di Confindustria Varese sul secondo trimestre 2023 emerge che l’industria varesina continua sul percorso di resilienza e crescita del trimestre precedente, ma con differenze tra filiere e incertezze sul lato della domanda interna ed estera, che pesa sulle previsioni per il terzo trimestre.

PRODUZIONE

Sotto il profilo della produzione, nel secondo trimestre 2023 il saldo complessivo delle risposte (calcolato come la differenza tra la percentuale di imprese che dichiarano un aumento e quelle che dichiarano una diminuzione della produzione rispetto al trimestre precedente) è stato pari a +21,8punti percentuali. La maggioranza assoluta delle imprese rispondenti ha dichiarato livelli produttivi stabili rispetto al trimestre precedente (50,7%); più di un terzo delle imprese ha segnato poi un aumento della propria produzione a consuntivo nel trimestre (35,6%) e in una minor parte una riduzione (13,7%).

A livello settoriale, le performance produttive variano tra filiere, dalla buona tenuta del metalmeccanico, alla resilienza del chimico-farmaceutico, alla ciclicità del comparto moda, alla diversificazione nel gomma-plastica.

Il grado di utilizzo degli impianti in media è stato pari al 74,4%.

Le previsioni sulla produzione per il terzo trimestre 2023 sono orientate alla cautela: il saldo delle risposte è leggermente negativo (pari a -3,2 punti percentuali), a causa di una maggioranza di imprese che si aspettano stabilità o riduzione dei livelli produttivi (rispettivamente 52,7% e 25,3%).

ORDINI

La dinamica del portafoglio ordini è ancora incerta: il saldo nelle risposte è pari a -16,7 punti percentuali, con il 48,6% delle imprese rispondenti che ha segnalato una stabilità degli ordinativi totali alla fine del secondo trimestre 2023 e il 34,0% una loro riduzione; solo il 17,3% ne ha dichiarato l’aumento. Il saldo delle risposte riferito agli ordinativi esteri è pari invece a -10,1 punti percentuali.

Il calo degli ordinativi interni ed esteri è generalizzato tra i settori, anche se con diversa intensità, ad eccezione del chimico-farmaceutico, che segna un saldo positivo delle risposte per entrambi i casi (specialmente per gli esteri).

MERCATO DEL LAVORO

Nel secondo trimestre 2023 a livello provinciale l’INPS rileva che nel comparto industriale sono state autorizzate 2.119.196 ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, in aumento rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2022 (+85,5%), ma in sostanziale stabilità rispetto alle ore autorizzate nel primo trimestre 2023 (+2,0%). Complessivamente (considerando la cassa integrazione ordinaria, quella straordinaria e quella in deroga) nel secondo trimestre 2023 sono state autorizzate 2.853.922 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel comparto industriale, in aumento rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2022 (+7,7%) erispetto alle ore autorizzate nel primo trimestre 2023 (+4,5%). Guardando all’intero primo semestre 2023, sono state autorizzate complessivamente 5.585.930 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel comparto industriale, in diminuzione rispetto al primo semestre 2022 (-12,1%).

(Per maggiori informazioni “Giugno 2023: andamento cassa integrazione guadagni”).

PRINCIPALI SETTORI

METALMECCANICO

Sotto il profilo produttivo, nel secondo trimestre 2023 prevalgono nettamente le risposte di stabilità (57,4%) e di aumento (38,8%) dei livelli produttivi rispetto al primo trimestre 2023; a comunicare una loro riduzione solo il 3,8%. Il saldo delle risposte è pertanto pari a +35,0 punti percentuali, confermando e rafforzando quelle che erano le previsioni al trimestre precedente. Anche la dinamica del portafoglio ordini a fine trimestre evidenzia una tendenza di stabilità, ma con qualche incertezza in più: se la maggioranza assoluta di risposte indica stabilità negli ordinativi complessivi (56,6%), comunque poco meno di un terzo segnala invece una riduzione degli ordini rispetto al trimestre precedente (27,1%). A indicare invece un aumento solo il 16,3% del campione. Dinamica sostanzialmente simmetrica per gli ordini esteri, seppur con una quantità maggiore di imprese che dichiarano aumenti. Per il terzo trimestre 2023, prevalgono aspettative di tenuta della base produttiva rispetto ai livelli attuali, con il 55,3% delle imprese che si attende una stabilità dei livelli produttivi, il 32,7% un loro aumento e il 12,0% una loro riduzione.

Nel secondo trimestre 2023 a livello provinciale l’INPS rileva che nel settore metalmeccanico sono state autorizzate 800.095 ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, in aumento rispetto alle ore autorizzate

nel secondo trimestre 2022 (+51,7%) e rispetto alle ore autorizzate nel primo trimestre 2023 (+11,9%). Complessivamente (considerando la cassa integrazione ordinaria, quella straordinaria e quella in deroga) nel secondo trimestre 2023 sono state autorizzate 1.225.061 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel settore metalmeccanico, in aumento rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2022 (+41,4%) e rispetto alle ore autorizzate nel primo trimestre 2023 (+37,7%). Guardando all’intero primo semestre 2023, sono state autorizzate complessivamente 2.114.912 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel settore metalmeccanico, in aumento rispetto al primo semestre 2022 (+66,3%).

MODA

Dopo un quadro di diffusa riduzione dei propri livelli produttivi a inizio 2023, il comparto moda nel secondo trimestre 2023 mostra una performance produttiva in prevalente stabilità, in linea con quelle che erano le attese al trimestre precedente: netta è la maggioranza di imprese che ha indicato una stabilità dei livelli produttivi (il 64,8%) rispetto al primo trimestre 2023, contro poco più di un terzo che ne ha indicato una riduzione (35,2%). Le attese sul terzo trimestre 2023 tornano negative: a livello previsionale la maggioranza delle imprese si aspetta una riduzione dei livelli produttivi rispetto al secondo trimestre 2023 (il 70,9%), contro poco meno di un sesto che si attende una stabilità (16,2%) e la restante parte un aumento (12,9%). Gli ordinativi alla fine del trimestre fotografano, a livello complessivo, un quadro di incertezza con il 55,6% dei rispondenti che dichiara una loro stabilità e il 38,7% una riduzione (saldo percentuale delle risposte risultante: -33,1): questo risultato è dovuto alla performance negativa degli ordini esteri, con ben il 65,8% delle imprese che dichiara una loro riduzione a fine trimestre (saldo percentuale delle risposte risultante: -62,1)

Nel secondo trimestre 2023 a livello provinciale l’INPS rileva che nel settore moda sono state autorizzate 422.537 ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, in aumento rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2022 (+39,1%) e rispetto alle ore autorizzate nel primo trimestre 2023 (+38,8%). Complessivamente (considerando la cassa integrazione ordinaria, quella straordinaria e quella in deroga) nel secondo trimestre 2023 sono state autorizzate 501.417 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel settore moda,in diminuzione rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2022 (-31,3%) e rispetto alle ore autorizzate nel primo trimestre 2023 (-35,5%). Guardando all’intero primo semestre 2023, sono state autorizzate

complessivamente 1.278.443 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel settore moda, in sostanziale stabilità rispetto al primo semestre 2022 (-2,5%).

CHIMICO-FARMACEUTICO

Il settore chimico-farmaceutico nel secondo trimestre 2023, dopo un inizio 2023 di ripresa della sua produzione, mantiene un quadro di resilienza produttiva in linea con le previsioni al trimestre precedente: il 58,7% delle imprese rispondenti segnala un aumento dei livelli produttivi rispetto al primo trimestre 2023, mentre il 26,2% la loro stabilità e solo il 15,2% un loro calo (saldo delle risposte pari a +43,5 punti percentuali). Per il terzo trimestre 2023 si prevede un quadro pessimistico per la netta maggioranza delle imprese (66,2% delle imprese). Sul lato della domanda, migliora rispetto al trimestre precedente il portafoglio ordini, sia totali che esteri.

GOMMA-PLASTICA

Nel secondo trimestre 2023, il comparto del gomma-plastica segna un quadro misto tra tenuta e rallentamento, al di sotto delle attese al trimestre precedente: solo una maggioranza relativa delle imprese rispondenti ha indicato un aumento dei livelli produttivi rispetto al primo trimestre 2023 (41,7%), mentre la restante parte ha indicato stabilità o riduzione (rispettivamente il 23,5% e il 34,8%). Caute le previsioni sul terzo trimestre 2023, con la quasi totalità del campione che indica stabilità dei livelli produttivi. Sugli ordinativi complessivi si registra invece un quadro negativo a fine trimestre, influenzato dalla performance degli ordini interni: il 71,6% ha segnalato ordini in calo rispetto al trimestre precedente, mentre il 26,7% in stabilità e solo l’1,7% in aumento. Situazione meno negativa per gli ordini esteri, per cui la percentuale di risposte di stabilità si attesta al 56,6% e quelle di riduzione al 41,7%.

Nel secondo trimestre 2023 a livello provinciale l’INPS rileva che nei settori chimico-farmaceutico e gomma-plastica sono state autorizzate 774.540 ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, che ha composto la totalità delle tipologie di intervento per il trimestre, in aumento rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2022 (+20,2%), ma in calo rispetto alle ore autorizzate nel primo trimestre 2023 (-13,5%). Guardando all’intero primo semestre 2023, sono state autorizzate complessivamente 1.669.976 ore di Cassa Integrazione Guadagni nei settori chimico-farmaceutico e gomma-plastica, in aumento rispetto al primo semestre 2022 (+79,1%).

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