Ferragosto a Colmegna di Luino con le opere di Marika Laganà

Aperta anche a Ferragosto la mostra di Marika Laganà a Villa Porta, che terminerà a fine mese, a Colmegna di Luino. La vernice svoltasi nella stupenda cornice della location in una veranda dalla vista mozzafiato sul Lago Maggiore, ha riscosso grande successo.

Durante l’evento organizzato dall’associazione culturale Amici delle Sempiterne presieduta da Simona Fontana Contini, sono state presentate le resine di Marika Laganà, abbinate, solo per l’opening alle ceramiche africane selezionate da Milva Costantini. 

L’ Architetto Massimo Duroni, Synestetic Professor al Politecnico di Milano, ha così commentato:” Gli animali delle ceramiche africane selezionate da Milva Costantini possiedono una qualità tecnica spettacolare: queste figure piccole con proporzioni ben precise non sono semplici da realizzare.

Nell’ esecuzione dell’opera d’arte, il ceramista, eseguendo il suo oggetto con pochi millimetri di differenza, cambierebbe completamente la proporzione di ciò che sta facendo. 

L’ energia di queste opere si contrappone alle resine introspettive di Marika:  queste due filosofie, che si alternano anche nell’ esposizione,  danno un risultato globale sinestetico, in cui tutti i sensi vengono coinvolti. 

L’energia che emanano questi oggetti si armonizza e dona forza.  Cerchiamo di riprenderci la nostra vita dopo un periodo complicato con lo spirito di queste opere, grazie all’esplosione energetica che emanano”.

Simona Fontana Contini, giornalista e Presidente dell’associazione culturale Amici delle Sempiterne, ha espresso molta soddisfazione per quanto realizzato, portando i saluti dell’artista Maurizio Boscheri, che da sempre raffigura quegli animali in via d’estinzione, rappresentati anche nelle ceramiche di Milva.

“L’ amore per la natura e le sue splendide cromie che Marika rappresenta nelle sue resine si ritrova negli artworks africani scelti da Milva Costantini.  Proseguiamo le nostre vite dopo un periodo difficile con la forza della tigre e la delicatezza della farfalla”, conclude Simona Fontana Contini.

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