In Duomo l’Arcivescovo presiede veglia missionaria

Due momenti tradizionali della Chiesa ambrosiana uniti, per il secondo anno, in una celebrazione: la Veglia Missionaria e la Redditio Symboli saranno presiedute in Duomo dall’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, sabato 21 ottobre, ore 20.45. 

Alla vigilia della Giornata Missionaria Mondiale di domenica 22, mons. Delpini – che rientrerà per l’occasione da Roma, dove è impegnato nel Sinodo dei Vescovi – consegnerà il mandato missionario ai partenti ambrosiani e, nella stessa serata, accoglierà 28 tra sacerdoti e religiosi/e stranieri che inizieranno il loro servizio e la loro missione in Diocesi. Riceverà inoltre la “Regola di vita” da circa 300 giovani che hanno scelto di impegnarsi in un cammino di fede. 

Nel corso della Veglia mons. Delpini consegnerà il Crocifisso, simbolo del mandato, a otto missionari in partenza per diverse aree del mondo. Un sacerdote fidei donum ambrosiano destinato alla Turchia; tre padri del Pime che presteranno servizio in Messico, nelle Filippine e in Myanmar; una Missionaria dell’Immacolata che andrà in Brasile e una Suora della Riparazione che partirà per il Vietnam; mentre in Brasile opererà una famiglia dell’Associazione laici Pime che si recherà in missione con i due figli. 

Seguirà l’accoglienza di 17 sacerdoti e 11 religiose provenienti da diversi Paesi del mondo (Bangladesh, Brasile, Burundi, Camerun, Centrafrica, Congo, Filippine, Guinea, India, Malawi, Nigeria, Papua Nuova Guinea, Polonia, Siria, Tanzania, Timor, Uganda, Zambia) che si trovano ora in terra ambrosiana per motivi di studio o per iniziative pastorali. I sacerdoti risiederanno nelle parrocchie mentre le religiose troveranno ospitalità nelle comunità delle rispettive congregazioni. 

Durante la celebrazione, promossa dall’Ufficio per la Pastorale missionaria e dal Servizio per i giovani e l’università, ogni componente del nutrito gruppo di giovani ambrosiani, perlopiù 19enni, consegnerà all’Arcivescovo una lettera in cui esprime l’impegno a camminare alla luce del Vangelo. 

«Con questo gesto – spiega don Marco Fusi, responsabile del Servizio per i giovani e l’università – scelgono di dare alla propria vita uno stile, una forma cristiana: la “Regola di vita” è infatti uno strumento prezioso, perché custodisce gli orientamenti circa il rapporto personale con Gesù, il servizio nella comunità cristiana e la testimonianza della sequela nei diversi ambiti della vita quotidiana». 

Il tema della Veglia di sabato, che fa riferimento al messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale dal titolo “Cuori ardenti, piedi in cammino”, si ispira al brano di Luca sui discepoli di Emmaus. «Gesù – commenta don Maurizio Zago, responsabile della Pastorale missionaria in Diocesi – è segno dell’altro che si avvicina, lo sconosciuto che poi si rivela essere prezioso per i due che stanno camminando». 

«A partire da questa pagina di Vangelo – continua Zago – vorremmo dire che la comunione che si genera dall’accoglienza reciproca non riguarda solo un gruppo di amici o di persone che condividono una stessa visione, ma è aperta alla fraternità universale. L’altro che si avvicina a noi, al nostro gruppo, può essere sì uno sconosciuto, può far paura, può anche mandare in crisi il nostro sistema di vita, ma è comunque un’occasione per una fraternità aperta e non esclusiva». 

Al termine della Veglia tutti i partecipanti riceveranno un piccolo pane con l’invito a spezzarlo il giorno seguente in casa, con gli amici o in un altro contesto, spiegando dove lo hanno ricevuto e il suo significato. 

Come da tradizione, a tutti i partecipanti viene proposta la scelta del digiuno e di offrire il corrispettivo della cena alla fine della celebrazione: quanto raccolto sarà poi devoluto alle Pontificie Opere Missionarie.

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