L’Associazione dei giornalisti europei in visita all’eccellenza della Franciacorta Berlucchi

Dal 2 al 5 maggio Brescia ha ospitato il convegno che annualmente l’Associazione Giornalisti Europei (European Journalists Association) promuove per approfondire i temi europei. L’evento, che ha rappresentato un momento di dialogo incentrato sulle imminenti elezioni europee, ha anche dato la possibilità ai giornalisti di prendere contatto con due eccellenze aziendali della provincia bresciana, nella quale operano oltre 111.000 imprese, in pratica una ogni 11 abitanti.

Con un Prodotto interno lordo che sfiora i 39 miliardi di euro, Brescia si colloca al secondo posto in Lombardia dopo Milano, ma è la prima provincia industriale d’Europa, sia per valore aggiunto (oltre 10 miliardi euro) sia per numero di occupati (oltre 160.000), superando importanti distretti industriali della Germania. Il valore aggiunto del manifatturiero bresciano è pari a circa 9 miliardi di euro e si colloca al terzo posto in Italia, dopo Milano e Torino.

Ovvio quindi che il presidente dell’Associazione, Paolo Magagnotti e i suoi stretti collaboratori abbiano colto l’occasione per organizzare una visita a una realtà economica particolarmente importante del territorio.

Nel pomeriggio di venerdì 3 maggio, i giornalisti si sono recati in Franciacorta, un’area che è un marchio internazionale per la produzione di vini e, a Borgonato di Corte Franca, hanno visitato l’azienda Berlucchi, che ha raggiunto una fama mondiale incarnando l’eccellenza enologica espressa dai suoi vigneti estesi in un’area di 515 ettari.

La Cantina Berlucchi ha una storia plurisecolare, segnata, in tempi recenti dalla storica cessione della proprietà, avvenuta a Palazzo Lana nel 1961, dal conte Guido Berlucchi all’enologo Franco Ziliani.

Gli eredi di quest’ultimo, i tre figli Arturo, Paolo e Cristina Ziliani, hanno straordinariamente implementato l’azienda vitivinicola facendola assurgere a quei livelli di qualità di prodotto ormai riconosciuto a livello mondiale.

Ben prima degli anni Sessanta il conte Berlucchi aveva un sogno: produrre un vino spumante italiano di alta qualità utilizzando il metodo tradizionale della fermentazione in bottiglia. La chiave per realizzare questo sogno era trovare un enologo di talento.

Franco Ziliani si rivelò l’uomo giusto al momento giusto. Condividendo la visione del conte Berlucchi si unì a lui in questa audace impresa. Insieme, iniziarono la sfida concentrandosi sulla qualità, sull’innovazione e sull’artigianalità.

Dopo anni di ricerca e sperimentazione, nel 1961, fu imbottigliato il primo Franciacorta, che si rivelò un vino spumante straordinario, frutto della fertile qualità dei terreni e dell’ostinato impegno dei suoi produttori. Da allora il Franciacorta ha conquistato il palato degli estimatori del vino in tutto il mondo, diventando simbolo di eccellenza enologica italiana.

Guardando al futuro, Franco Ziliani ha trasmesso passione e sapere ai suoi tre figli. Arturo, Paolo e Cristina, portando quindi avanti l’eredità familiare con dedizione e innovazione, stanno rafforzando il “Franciacorta” in tutti i mercati dove la competizione è più agguerrita consentendo al made in Italy di farsi apprezzare anche sul piano enologico.

L’impegno dei Ziliani nel mantenere vivo il prestigio del Franciacorta si riflette nei loro sforzi per migliorare costantemente le pratiche agricole rispettando l’ambiente e a beneficio anche delle comunità locali.

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