A Sesto Calende l’Ugl s’interroga sul futuro del lavoro

“La rivoluzione del mondo del lavoro. Rischi e opportunità” è il tema su cui si sono confrontati l’on. Andrea Mascaretti della Commissione Lavoro della Camera dei deputati, Salvatore Riccio, v.segretario Ugl (Unione generale del lavoro) Lombardia e Alberto Comuzzi, direttore di Vareseinluce, nel tardo pomeriggio di venerdì 1 Marzo, nella sala consiliare del Comune di Sesto Calende.

All’incontro, organizzato da Sarah Carlini, segretario provinciale Ugl Poste e Telecomunicazioni, hanno portato i saluti il senatore Mario Mantovani che potrebbe essere nella rosa dei candidati di FdI alle prossime elezioni europee e Luciano Tallarico, Ugl provincia di Varese.

L’on. Mascaretti ha sottolineato quanto il lavoro sia fondamentale per la realizzazione di ogni persona, ma ciò che garantisce dignità al lavoratore sono anche le regole che garantiscono la sua sicurezza. In questi anni stiamo assistendo anche ad una trasformazione del mondo del lavoro con l’arrivo dell’Intelligenza Artificiale. Occorre tenere conto delle innovazioni tecnologiche ma senza che queste sostituiscano le professioni.

L’uomo deve essere al centro e mantenere il controllo dei nuovi mezzi tecnologici. La scommessa del futuro e che l’Intelligenza Artificiale diventi complementare all’attività lavorativa e non si sostituisca al libero arbitrio qualità propria dell’essere umano

Nel suo intervento Salvatore Riccio ha insistito molto sull’aspetto della prevenzione e del controllo in materia di sicurezza sul lavoro e del tema tanto discusso sulle applicazioni e le implicazioni nel mondo del lavoro dell’Intelligenza artificiale tra rischi e opportunità nei diversi ambiti, un uso di quest’ultima senza controllo produrrebbe un impatto devastante a livelli occupazionali.

L’avvento dell’Intelligenza Artificiale da un lato migliorerebbe la produzione e la competitività, garantirebbe soluzioni innovative ma tutto ciò può comportare anche dei rischi come il predominio dell’IA nelle attività lavorative in cui viene impiegata e ciò come conseguenza determinerebbe una ricaduta negativa sull’occupazione.

Dal canto suo Alberto Comuzzi ha fatto un excursus sulla professione del giornalista approfondendo, in particolare, il rapporto che lega il mondo dell’informazione a quello della pubblicità. Aldilà delle preoccupazioni connesse all’ intelligenza artificiale che potrebbe ulteriormente frenare l’occupazione in tantissime attività umane il Giornalista ha messo in luce «come il software che dialoga con il cervello umano può pericolosamente sovrastarlo con le conseguenze che ognuno può immaginare».

È ora possibile che la macchina penetri nell’animo dell’uomo, schiavizzandolo. La fantascienza sta diventando realtà. Qui, forse, occorre aggiungere purtroppo.

Nonostante la pioggia l’aula del Consiglio s’è riempita di pubblico; segno dell’interesse per il tema proposto dagli organizzatori dell’incontro.

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