Islam, corsi di arabo e hijab ad Abbiategrasso? Integrazione al contrario, no a proselitismo in scuole italiane

“La scuola italiana non può e non deve diventare il luogo dove si fa proselitismo verso l’islam e dove si trasmettono usi e costumi in contrasto con i valori fondanti della nostra società occidentale, come la libertà e i diritti. Desta forte preoccupazione un nuovo tentativo di promuovere la cultura islamica in una scuola di Abbiategrasso (MI), dove è stato istituito un corso avanzato di arabo, autogestito da studenti arabofoni, e un laboratorio per imparare a indossare l’hijab, simbolo religioso di sottomissione femminile. Dopo le donne rinchiuse in un recinto al pari di animali durante il ramadan in piazza a Roma, chiediamo che la dirigenza dell’istituto interessato verifichi che i contenuti di questi corsi autogestiti siano coerenti con la laicità e con gli orientamenti educativi della scuola italiana. Non possiamo permettere che anche ad Abbiategrasso, dopo Lodi e Pioltello, le scuole si trasformino uno strumento di integrazione alla rovescia, nella quale non sono gli studenti islamici a dover assimilare la nostra lingua e le nostre tradizioni, ma gli studenti italiani a essere indottrinati verso usi e costumi contrari alla nostra cultura e ai nostri valori”. 

Così l’eurodeputata lombarda Isabella Tovaglieri (Lega), membro della commissione Diritti della donna e parità di genere del Parlamento europeo.

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