Consiglio provinciale Varese approvato bilancio previsione 2023-2025

Concluso oggi, giovedì 29 Dicembre, l’iter per l’approvazione del bilancio di previsione 2023-2025. Dopo l’adozione in Consiglio Provinciale di mercoledì 28 dicembre e il voto favorevole dell’Assemblea dei Sindaci (51 voti favorevoli su 67 presenti, 1 non partecipante al voto, 13 astenuti e 2 contrari), il documento è tornato in Consiglio Provinciale per l’approvazione definitiva.

Il bilancio presentato e approvato in sede di Consiglio mette in evidenza una potenzialità di spesa migliore rispetto al 2022. I motivi sono riconducibili a due fattori principali: al disavanzo e alle spese energetiche.

Apre il suo intervento Mattia Premazzi, Consigliere delegato alle materie relative a Bilancio, Partecipate e Patrimonio, dicendo: “Siamo soddisfatti di aver presentato e approvato il bilancio entro la fine dell’anno. Un bilancio che permetterà di cogliere le opportunità future e di approvare il consuntivo in primavera”.

Il bilancio, dopo anni, è il primo nel quale non vengono appostate imposte di disavanzo in seguito alla delibera della Corte dei conti del 2019 ratificata a giugno 2022 che toglie l’ente dal piano di riequilibrio finanziario.

Il risultato d’amministrazione presunto è positivo e ammonta a circa 68 milioni di euro con un avanzo di amministrazione di 16 milioni di euro.

Altro dato interessante è il fondo di cassa d’esercizio di 89 milioni di euro, un dato ancora in crescita come registrato anche nelle ultime settimane.

Il Consigliere Premazzi sottolinea come la situazione di cassa sia positiva, in quanto si è passati dai 23/24 milioni di euro del 2015/2016 agli attuali 89 milioni di euro, sintomo di un ente stabile e solido.

In merito alle entrate, il gettito delle entrate tributarie, che ha visto una forte contrazione nel settore immatricolazione auto nel 2021/2022, oggi vede una situazione migliore rispetto al 2022.

Questa situazione positiva di crescita permette all’ente di affrontare le criticità nel 2023 come le modifiche del costo del personale, oltre all’aggiornamento del contratto nazionale e le assunzioni del 2021/22 per una fisiologica sostituzione dei dipendenti andati in pensione.

Oltre al costo del personale, l’altra criticità che caratterizza l’ente in questo momento è la copertura dei costi energetici che influenzano il bilancio di previsione.

A differenza del 2022, in questo bilancio non vengono recepiti al momento i numerosi trasferimenti da parte dello Stato a copertura delle spese energetiche, un aspetto positivo valorizzato anche dalla diminuzione del costo del gas e dell’energia elettrica.

Da punto di vista delle entrate, le altre somme a bilancio sono: le imposte RC Auto, le iscrizioni al PRA e il tributo ambientale provinciale TEFA per oltre 64 milioni di euro.

Le entrate in conto capitale sono 26 milioni di euro risorse stimate tra le alienazioni di beni, mentre il totale delle spese generali è di 176 milioni di euro.

Le spese del personale per gli anni 2023/2024/2025 ammonteranno a circa 17 milioni di euro.

I posti richiesti soltanto dall’Area tecnica sono 41, ai quali ne andrebbero aggiunti circa una ventina per le altre Aree. L’ente ha le risorse per le assunzioni, ma i divieti normativi attuali consentono di assumere solo una piccola percentuale delle risorse mancanti. Un dettaglio non da poco che frena ogni possibilità di lavorare di più e meglio per offrire ai cittadini servizi e opere. Il nuovo piano assunzionale del 2023 fornirà il numero di persone che l’ente potrà assumere, in un compromesso tra le risorse disponibili dell’ente e le norme nazionali che le vincolano.

Infine, due indicatori del risanamento sono la mancanza di assunzione di mutui e la decrescita del livello di indebitamento dell’ente. Infatti, si registra che dal 2015 al 2025 il debito scenderà di 60 milioni di euro.

Il Consigliere conclude dicendo che: “Il risultato d’amministrazione presunto del 2022, visti gli accantonamenti e la parte vincolata, è di 16 milioni di euro: un indicatore che ci fa guardare avanti, anche perché i rincari dell’energia elettrica sono gestiti senza trasferimenti da parte di terzi. Provincia ha necessità di assunzione, ma i vincoli nazionali lo impediscono. Possiamo sperare che a livello nazionale ci sia un cambiamento. I tassi d’interesse sul debito sono una voce da attenzionare, come del resto lo sono la revisione prezzi negli appalti e nella costruzione delle opere. Tutte le spese sono coperte da risorse dell’ente. Non da ultimo, approvare il bilancio a fine dicembre è sintomatico di un rientro dell’ente nella “normalità” e nell’ordinarietà della pianificazione e della programmazione. Significa garantire i servizi alla cittadinanza e il supporto ai Comuni, nonché avere tempi congrui per manutenzioni ed investimenti”.

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