Encefalite da zecche, Piazza: “Le azioni di prevenzione di Regione Lombardia”

“Nell’ambito degli atti di indirizzo e di sindacato ispettivo, ho dato evidenza questa mattina in aula consiliare, in quanto delegato dal Presidente Fontana ai Rapporti con il Consiglio regionale, circa una interpellanza presentata sulle misure volte a contrastare la trasmissione e la diffusione della TBE (Tick Borne Encephalitis), azioni di sostegno alle attività rurali danneggiate.

In merito alla richiesta alla giunta regionale sulla verifica dei rischi e del monitoraggio per prevenire la diffusione della TBE, ho precisato che l’Encefalite da Zecche (Tick-Borne Encephalitis – TBE) è una malattia trasmessa dal morso delle zecche, presente principalmente nelle zone rurali e non si trasmette da persona a persona, eccetto nel caso di trasmissione al feto durante la gravidanza, ma si tratta di una zoonosi in quanto il virus può essere trasmesso dalle zecche durante il pasto di sangue.

In Regione Lombardia, dal 2012 è in essere un’attività di sorveglianza integrata, costruita in ottica One Health, sia negli animali selvatici, che nelle zecche, vettore della malattia.

La sorveglianza nella fauna selvatica (sierologica) permettere di conoscere la diffusione territoriale del virus nelle popolazioni di ungulati. Nel corso degli anni 2022 – 2023, anche nella provincia di Lecco sono stati riscontrati animali sierologicamente positivi, anche se con una circolazione a bassissimi livelli del virus della TBE.

Per quanto riguarda la richiesta di eventuali specifici indennizzi per chi subisce un danno economico alle imprese agricole e ai privati, ho fatto presente che tale malattia non rientra tra quelle indennizzabili dal SSN.

Sulla possibilità di predisporre una campagna di prevenzione informativa per la cittadinanza, eventualmente prevedendo anche l’offerta di vaccinazione gratuita e volontaria delle categorie particolarmente esposte alla trasmissione della TBE, ho sottolineato che la vaccinazione anti-encefalite da zecche è già offerta, in copagamento, nell’ambito dell’ambulatorio del viaggiatore. Inoltre, Regione Lombardia attiverà percorsi di valutazione dell’offerta gratuita vaccinale in relazione a condizioni di rischio (es. vivere vicino a zone endemiche anche extra lombarde) e ai comportamenti a rischio (da intendersi come frequentazione abituale di aree a rischio) per i propri residenti, anche in considerazione degli esiti del monitoraggio sanitario della fauna selvatica. Ciò anche alla luce del fatto che Regioni limitrofe offrono la vaccinazione gratuita ai propri residenti, ma non ai frequentatori non residenti.

didascalia: sottosegretario Mauro Piazza

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