Uscendo dall’acqua

Quando dovremo decidere noi, collocheremo questa festa d’estate. Celebrare il battesimo di Gesù all’indomani del Natale e dell’Epifania è perlomeno fuorviante perché ci rende naturale immaginare il battesimo di Gesù bambino, magari con i parenti e qualche invitato.

Nulla di tutto ciò. Giovanni Battista immergeva (= battezzava) nel Giordano la gente desiderosa di cambiare vita. Gente che non conosceva ancora Gesù, che Giovanni stesso attendeva con fede: Viene dopo di me colui che è più forte di me, egli vi battezzerà in Spirito Santo. 

In questa pagina di Marco è narrato ciò che avvenne non appena Giovanni immerse Gesù nel Giordano. Uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

 La Trinità è tutta lì, presente al Giordano. Gesù Figlio che esce dall’acqua. Lo Spirito che scende dal cielo. Il Padre che parla. La Trinità non si tiene nascosta anzi, si manifesta apertamente.

E manifestazione, apparizione, si dice Epifania. Allora forse non è così male celebrare oggi il battesimo di Gesù nel Giordano….https://lalocandadellaparola.com/2024/01/07/uscendo-dallacqua/

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