Marrone, varesino d’adozione, nel Giardino dei Giusti

Il prossimo 15 dicembre l’Accademia di Studi Mediterranei di Agrigento, Istituto di Alta Cultura, onorerà alcune figure che si sono distinte per la loro testimonianza di altruismo e sacrificio per la verità e la giustizia, dedicando loro apposite steli che vengono collocate nel “Giardino dei Giusti” realizzato otto anni fa nel cuore della Valle dei Templi in collaborazione con il Parco Archeologico dichiarato patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco.

Quest’anno, tra i “Giusti” che, con il loro esempio, andranno ad arricchire l’area del “Giardino”, ci sarà , oltre a Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI che tanto fece per aiutare perseguitati nella seconda guerra mondiale e ad altri personaggi, Calogero Marrone.

Nativo di Favara, arrivato nel 1931 a Varese avendo vinto un concorso come applicato comunale presso il comune di Varese per i suoi meriti umani e professionali divenne presto Capo dell’Ufficio Anagrafe, e in questo ruolo, durante l’occupazione nazifascista, poté rilasciare centinaia di documenti falsi ad ebrei e anti-fascisti che, in questo modo, sfuggirono alla caccia che veniva loro data.

Nel 1944, tuttavia, a causa di una delazione fu arrestato con l’accusa di collaborazionismo con i partigiani della Resistenza, favoreggiamento nella fuga di ebrei, violazione dei doveri d’ufficio. Detenuto nel carcere di Miogni fu trasferito nel campo di concentramento di Dachau dove morì di tifo il 15 febbraio 1945.

Prima della cerimonia durante la quale la stele per Marrone sarà posta fra il Tempio della Concordia e quello di Giunone si svolgerà un convegno presieduto dal vescovo Dal Covolo nella Sala delle Conferenze di Casa Sanfilippo, ad Agrigento.

L’incontro sarà aperto dai saluti del sindaco di Agrigento Franco Micciché, dall’arcivescovo metropolita Alessandro Damiano, dal prefetto Filippo Romano.

Sarà l’occasione per abbozzare, con un intervento di don Alessandro Andreini, docente alla Gonzaga University di Firenze, le tappe biografiche salienti di questo varesino d’adozione da non dimenticare.

didascalia: la targa del Giardino dei Giusti dal sito Gariwo

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