Il Comune di Varese fa cassa con i fedeli delle Messe festive?

Chissà come saranno felici gli automobilisti che fra qualche settimana riceveranno la notifica di contravvenzione per avere lasciato in divieto di sosta la loro vettura in prossimità della chiesa parrocchiale di Bobbiate.

Al termine della Messa delle ore 8:30, celebrata nella chiesa intitolata a San Grato domenica 21 Maggio, un fedele ha notato, scendendo dalle scale che portano al sagrato, un vigile urbano che, dopo avere scattato la fotografia della targa di una vettura, saliva sull’auto di servizio che si allontanava velocemente.

Domenica piovigginava e certamente più di un fedele – in genere persone anziane perché a quell’ora i giovani non sono numerosi – deve essersi convinto che fosse opportuno non raggiunge a piedi la chiesa per partecipare alla Messa festiva.

Da un rapido sguardo alla piazza Bossi, dove il solerte vigile “ha fatto rispettare rigorosamente la legge”, anche il pedone più arcigno nei confronti degli automobilisti avrebbe dovuto convenire che nessun veicolo di quelli certamente sanzionati avrebbe potuto costituire un pericolo o essere d’intralcio alla circolazione.

Oggi, grazie alla tecnologia, la polizia urbana non si sforza neppure più di notificare la contravvenzione ponendo un fogliettino sul parabrezza. Si limita, infatti, a fotografare la targa affidando poi all’Ufficio amministrativo la riscossione della sanzione che – in molti casi notificata addirittura attraverso l’indirizzo pec –, per sosta vietata, oscilla tra i 41 e i 168 euro, più le spese di notifica.

Un segno anche questo del progresso; non c’è che dire.

Il Comune di Varese fa cassa con i fedeli delle Messe domenicali?

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