Colonna mobile provinciale continua la formazione del volontariato

Una ventina di volontari costituenti la CMP-VA, Colonna Mobile Provinciale Varese, hanno effettuato in questa ultima domenica di ottobre le prove di collegamento tra la Sede del Centro Operativo Misto nel comune di Cittiglio ed i comuni che lo compongono specializzandosi in un’attività poco sviluppata: la radio comunicazione.

Posizionato il CTM presso il posteggio dell’Ospedale di Cittiglio, è stato esteso il palo telescopico con le numerose antenne dei diversi apparati radio al fine di permettere l’utilizzo del ponte radio, in quanto l’area risultava schermata dal Sasso del Ferro per la captazione dei segnali radio dalle auto radio veicolari in movimento su punti precedentemente pianificati e ben definiti del territorio: Bregano, Orini, Cassano Valcuvia, Cocquio Trevisago, Biandronno, Gemonio, Cuvio, Cuveglio, Travedona Monate, Masciago Primo, Rancio Valcuvia, Leggiuno, Ternate, Travedona Monate, Varano Borghi, Brenta, Cadrezzate, Ispra, Angera, Comabbio, Cadrezzate con Osmate, Taino, Vergiate, Mercallo.

I volontari del Modulo Specialistico Telecomunicazioni stanno sempre più familiarizzando con l’impiego delle radio portatili e lavorando in sinergia con grande senso di squadra e affiatamento. Attività non semplice in quanto i volontari del modulo TLC appartengono ad organizzazioni diverse che sino a due anni fa non si conoscevano. Lo sviluppo della Colonna Mobile Provincia di Varese, tramite il Settore Protezione Civile, ha fornito la possibilità a tutti gli oltre 2.700 volontari di crescere ed evolversi in un sistema pronto, efficiente e di rapido impiego nel caso di emergenze e soccorso della popolazione.

Farne parte significa garantire una presenza, uno spirito di adattamento, una capacità di confrontarsi e di mediazione continua orientata a trovare soluzioni a problemi che spesso, nelle realtà di piccole dimensioni, non trovano riscontro.

La Colonna Mobile Provinciale può essere assimilata ad una scuola ove il volontario può crescere in esperienza, in specializzazione e nello sviluppo di ruoli e attività che vanno ben oltre la semplice collaborazione pratico – operativa. Una libera scelta che permette di portare nella propria organizzazione, gruppo comunale o associazione, un’elevata crescita formativa-civile che diversamente non potrebbe avvenire.

Esprimere le potenzialità dei volontari in un sistema che si sta evolvendo significa andare oltre le prove operative (chiamate prove di soccorso) che ogni organizzazione può effettuare per singole attività (aspirazione acqua con idropompe, uso di motoseghe per tagli alberi, uso di decespugliatori, etc. ) utilissime per testare il funzionamento delle attrezzature. Ciò che invece in emergenza si richiede è il coordinamento di molti volontari (anche centinaia) con impiego di molteplici mezzi ed attrezzature.

Colonna Mobile Provinciale svilupperà, in queste settimane, anche l’attività di trasferimento dei profughi ucraini in maniera pressoché continua ed in strettissima relazione con le istituzioni preposte. Inoltre, si attiverà anche per la movimentazione di materiale sanitario (Covid 19) occorrente alle strutture sanitarie dell’intera provincia. Tutto questo svolto sempre con la professionalità che viene richiesto ad un sistema complesso, ove il coordinamento è fondamentale.

“Gli investimenti che Regione Lombardia continua a destinare all’acquisto di mezzi ed attrezzature – illustra il Consigliere Alberto Barcaro – vanno nella direzione di accrescere e migliorare la capacità operativa della protezione civile sul territorio provinciale. Ma questi non sono investimenti fini a sé stessi, ma hanno lo scopo di fornire un aiuto concreto alla popolazione in caso di emergenze e soccorso”.

Occorre ricordare, infine, che ogni attrezzatura e/o veicolo acquistato dai Comuni con i bandi regionali viene destinato anche per l’impiego in Colonna Mobile Provinciale per dieci anni proprio per consentire alle diverse organizzazioni assegnatarie dei fondi di prepararsi, simulare, esercitarsi e relazionarsi in un coordinamento che la norma regionale ha delegato a Provincia di Varese

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