Mercoledì 15 Gennaio, è stato presentato presso la casa circondariale di Busto Arsizio un innovativo progetto lanciato da una società benefit di Lonate Pozzolo (VA). L’iniziativa mira a formare dodici detenuti, offrendo loro opportunità di impiego nel settore tessile. Durante una conferenza stampa, tenutasi negli stessi spazi destinati al futuro laboratorio, sono state illustrate le attività formative teoriche e pratiche già in corso.
All’incontro con i giornalisti hanno partecipato: il Prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello; la Direttrice della casa circondariale di Busto Arsizio, Maria Pitaniello; il Presidente della Grassi Spa e di Confindustria Varese, Roberto Grassi; il responsabile della formazione di “Acof Olga Fiorini,” Sergio Scaltritti, e alcuni detenuti coinvolti nel progetto.
Dodici detenuti del carcere di Busto Arsizio hanno iniziato un corso di formazione di 140 ore per diventare operatori dell’abbigliamento, che si concluderà entro la fine di febbraio. Almeno due di loro saranno assunti dalla Grassi Spa Società Benefit, un’azienda tessile che avvierà un laboratorio di confezionamento all’interno della Casa Circondariale. Gli altri partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione, utile per i loro percorsi di riabilitazione.
Questo è il primo esito della convenzione firmata a metà ottobre 2024 tra la Direzione dell’Istituto carcerario di Busto Arsizio e la Grassi Spa, un’impresa storica di Lonate Pozzolo con un secolo di esperienza nella produzione di abbigliamento tecnico, professionale, antinfortunistico, per le forze dell’ordine e sportivo.
La convenzione si colloca nel contesto del “Protocollo d’intesa per promuovere e sostenere il reinserimento sociale e lavorativo delle persone detenute, ex detenute e in esecuzione penale esterna”, firmato dal Prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, insieme ai rappresentanti di enti pubblici, sindacati e associazioni imprenditoriali locali, tra cui Confindustria Varese. Questa iniziativa risponde ai dati statistici che mostrano come il rischio di recidiva tra i detenuti non coinvolti in programmi di reinserimento lavorativo sia intorno al 70%, mentre scende al 2% per coloro che ricevono opportunità concrete di formazione e lavoro.
Il corso di formazione per operatori dell’abbigliamento, avviato grazie anche a fondi regionali, è stato affidato alla società Acof Olga Fiorini e alla Casa Circondariale. Ha iniziato con lezioni focalizzate sulla sicurezza sul lavoro, seguite da incontri teorici su macchinari, uso corretto dei dispositivi e gestione dei tessuti. La componente pratica include esercitazioni nella creazione di shopper bag, confezione di pantaloni e upcycling di lenzuola e federe. Quindici detenuti, selezionati dai responsabili del carcere in collaborazione con Grassi Spa, partecipano al progetto con l’obiettivo di diventare operatori qualificati nel settore. La formazione mira a sviluppare competenze specifiche per le varie fasi della produzione tessile industriale, come l’uso delle macchine da cucire in base ai diversi tessuti, la conoscenza della terminologia tecnica, l’etichettatura dei capi, lo stiro nelle diverse fasi di lavorazione, e il controllo e la pulizia dei prodotti finiti.
La formazione si concluderà verso la fine di febbraio, seguita dalla fase di selezione con colloqui mirati a individuare almeno due nuove assunzioni. La Grassi Spa procederà con l’applicazione del Contratto Nazionale di settore e offrirà l’opportunità di usufruire dei benefici della Legge Smuraglia, che includono fino a 520 euro mensili in crediti d’imposta e una riduzione del 95% dell’aliquota contributiva. Nel frattempo, grazie agli investimenti della Grassi Spa, il laboratorio è stato completamente equipaggiato con l’attrezzatura necessaria, tra cui sei macchine da cucire, altri tre macchinari e tavoli per il taglio. L’azienda si farà carico anche delle spese energetiche legate alle utenze necessarie per la produzione.
A partire da febbraio inizierà la produzione. Inizialmente, l’attività che Grassi gestirà nel laboratorio, con il supporto del suo personale e il contributo degli ex dipendenti dell’Associazione Amici della Grassi, si concentrerà sulla creazione di shopper bag e sacche in stoffa per cataloghi, realizzate con scarti di lavorazione dell’azienda stessa, promuovendo l’economia circolare. Ulteriori sviluppi verranno introdotti gradualmente, in base al livello di competenza raggiunto dai nuovi dipendenti. Questo progetto si svolgerà in collaborazione con la Direzione della Casa Circondariale, contribuendo a colmare alcune lacune del carcere. È in fase di studio, ad esempio, la creazione di una linea di abbigliamento destinata ai detenuti che arrivano senza un cambio di vestiti. Non si tratterà di divise carcerarie, ma di abiti casual realizzati attraverso il riutilizzo dei tessuti Grassi, in linea con la filosofia della simbiosi industriale.