Busto Arsizio lo spettacolo in lingua spagnola “El perro del Hortelano”

Nell’ambito della stagione teatrale BA TEATRO, promossa e coordinata dall’Amministrazione comunale, sabato 24 febbraio alle ore 21 sul palco di Spazioteatro Alberto Caprioli (via Galvani, 2 bis – Busto Arsizio) debutterà la Commedia Musicale del Siglo de Oro “El perro del hortelano” in lingua originale spagnola, con i sottotitoli in italiano ed un libero adattamento dall’opera di Lope de Vega.

Si tratta di una commedia leggera e divertente, diretta dai registi José Luis Matienzo e Irina Sabristova, e, allo stesso tempo, portatrice di significati profondi, come la celebrazione dell’amore, l’unico sentimento che permette di abbattere le barriere sociali più resistenti. La contessa Diana de Belflor, invidiosa della situazione amorosa della serva, inizia a guardare Teodoro sotto un’altra luce, decidendo così di conquistarlo.

Però abbandona improvvisamente ogni tentativo di seduzione, comportandosi così come El Perro del Hortelano che non mangia le verdure, né permette ad altri di mangiarle.

La stessa leggerezza e profondità dell’opera le ritroviamo nella scenografia, che offre agili cambi di scena grazie al gioco “ti vedo non ti vedo” tra i tendaggi. Il risultato è una riuscita integrazione tra contemporaneità e classicità, che avvicina lo spettacolo allo spettatore, complice anche la scelta stilistica dei costumi. Un ruolo molto importante, in questa attuale rivisitazione di un classico letterario, è giocato dalla musica: numerosi i brani musicali contemporanei e di successo, cantati dal vivo dagli stessi personaggi, con la funzione di ampliarne i sentimenti, le reazioni e creare dei piacevoli intermezzi nei momenti di tensione.

Al termine dello spettacolo il pubblico potrà come d’abitudine intrattenersi con gli artisti condividendo con loro un drink gentilmente offerto dalla Produzione.

Il teatro, cibo per l’anima è il titolo del Cartellone 2023/2024, in particolare ogni spettacolo a seconda del contenuto potrà regalare gioia, allegria, dolcezza, nostalgia, tristezza, speranza, e felicità. Gli stessi sentimenti che nutrono l’anima, quella parte dell’essere umano che più ha sofferto negli anni della Pandemia per la chiusura dei teatri.

didascalia: immagine d’archivio

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