da DILI, TIMOR EST La paura, sempre lei la nostra più grande nemica. È difficile ammetterlo, ma siamo tutti dei gran paurosi. Qui sono circondato da paurosi. Non parlo della paura di affrontare una fatica, un lungo cammino a piedi o la sete o un dolore. In questo vedo molto coraggio. Ma una paura più profonda abita il cuore di questa gente e, mi domando, forse anche il mio, il tuo. La paura d’essere sbagliato, la paura di non essere capito, d’esser giudicato, di perdere la faccia. La paura che il giudizio negativo si ripercuota sulla famiglia e la vergogna si estenda a chi ami. È la paura originale di Eva, di Adamo, che dicono a Dio abbiamo udito i tuoi passi e abbiamo avuto paura. Paura persino di urlare i propri sogni perché quando tutto è difficile, quando anche avere un paio di belle scarpe è un sogno, hai paura che parlando ti svegli e l’immagine svanisca. Quante volte mi sento chiedere “sei arrabbiato con me?”. Certo, la sensibilità asiatica non è mai capita a sufficienza da un rozzo occidentale, ma credo che non si tratti solo di questo. Forse la colonizzazione, forse il genocidio, forse la miseria. Tutto ha scavato e seminato paura. Dovremmo essere tanto buoni, tanto sorridenti, da far passare la paura con un solo sguardo: coraggio, sono io, non abbiate paura!… https://lalocandadellaparola.com/2023/08/13/coraggio/
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