L’ultimo saluto a Giulio Boscagli in San Nicolò a Lecco

Non solo la comunità di Comunione e Liberazione, ma l’intera cittadinanza di Lecco si è stretta attorno a Giulio Boscagli per dargli l’ultimo saluto nella basilica di San Nicolò questa mattina, mercoledì 17 Gennaio.

Al rito funebre, concelebrato dal cardinale Angelo Scola, hanno preso parte diversi sacerdoti, amici di famiglia.

Dopo la benedizione della salma impartita dal prevosto, monsignor Davide Milani, ha tenuto l’omelia il cardinale Scola, amico della famiglia Boscagli fin dai primi Anni Settanta, quando Giulio si era assunto la responsabilità di guidare, nel capoluogo lariano, il nascente Movimento fondato da monsignor Luigi Giussani.

Visibilmente commosso il Cardinale, citando il Papa Teologo, Benedetto XVI, ha ricordato che « Giulio Boscagli aveva la convinzione incrollabile che la morte apra alla vita; una vita totalmente nuova».

Soffermandosi poi sull’amico, il cardinale Scola ha precisato che « per Giulio, uomo mite e creativo appassionato della realtà di Lecco, la fede è stata un caposaldo della sua vita, del suo agire, del suo parlare e del suo scrivere. Un’esistenza trascorsa e condivisa con la moglie Annamaria».

Tenero e nobilmente composto il ricordo della moglie e del figlio maggiore, che ha parlato a nome delle quattro sorelle e dell’altro fratello.

La signora Annamaria ha ringraziato il Signore per avere ricevuto il dono di poter vivere 50 anni di matrimonio e per avere avuto la gioia, insieme a Giulio, di veder crescere i sei figli e i figli dei loro figli (i Boscagli hanno 12 nipoti).

Dal canto suo il primogenito ha tenuto a sottolineare l’esempio ricevuto dal papà nel suo ultimo anno di vita, un tempo costellato da cure invasive sopportate con stoica pazienza («le ripetute cure mi hanno sgonfiato le gomme», è stato l’unico commento fatto) e dalla corale preghiera di famigliari e amici perché, comunque, «sia fatta la volontà di Dio in cielo come in terra».

La Messa, in una basilica gremita in ogni ordine di posti e con numerose persone in piedi, è stata accompagnata con canti eseguiti dalla corale di Comunione e Liberazione. Oltre alle autorità militari e ai gonfaloni della Regione Lombardia e del Comune di Lecco erano presenti diversi rappresentanti delle istituzioni.

Tra agli altri, il presidente Attilio Fontana accompagnato dai sottosegretari Raffaele Cattaneo, Mauro Piazza e dal consigliere, Giacomo Zamperini, il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni e numerosi primi cittadini lecchesi.

Al termine del rito funebre, il feretro è stato accompagnato al cimitero monumentale da un’ordinata processione di fedeli che, con corona alla mano, hanno recitato il Santo Rosario. Tra i numerosi famigliari presente anche il cognato Roberto Formigoni.

Condividi:

Related posts