Una morale aggiornata o snaturata?

a cura di Stefano Fontana – direttore dell’Osservatorio Internazionale Card. Van Thuan

Mercoledì 19 aprile 2023, alle ore 18, inizieranno le lezioni in diretta streaming del modulo di Morale della Scuola di Filosofia cristiana (vedi QUI il programma e le modalità di partecipazione)

L’uomo conosce con l’intelletto e agisce sotto la spinta della volontà. La morale è lo studio dell’agire umano dal punto di vista del bene e del male. L’intelletto è interessato al vero, la volontà è interessata al buono, il quale è lo stesso vero sotto altro aspetto, come il vero altro non è che il reale visto dall’intelletto.

Quindi è l’essere il fondamento sia della verità che del bene. Come è possibile allora pensare che possa godere di fondamenti solidi una morale non radicata nell’essere? Eppure, oggi così si pensa, da quando ci si è congedati dalla prospettiva metafisica e dalla visione finalistica della realtà.

La filosofia di moda nella modernità e nella nostra contemporaneità, ha preso congedo dalla metafisica e, con essa, dalla realtà. Per questo produce una morale “costruita”, priva di assolutezza oggettiva, ma relativa ai soggetti e alle situazioni.

Il pensiero “laico” affronta così anche i problemi morali più acuti, con una superficiale negazione di ogni riferimento alla natura, ossia ad un mondo di essenze aventi dei fini che l’intelletto può conoscere e rispetto ai quali si può stabilire cosa sia bene e cosa male. Per esempio, Maurizio Balistrieri, professore di filosofia morale all’università di Torino, affronta in questo modo l’ardua questione del “genoma editing”, ossia della progettazione degli individui umani mediante la manipolazione del loro genoma.

Si tratta di prospettive terrificanti, che però il professore affronta partendo da questa affermazione: “È ormai un dato acquisito della riflessione bioetica che non è facile stabilire che cos’è naturale e che la modalità di una tecnica e di una procedura non dipende, comunque, dalla sua naturalità … l’appello alla natura non appare più un argomento sostenibile nell’attuale dibattito bioetico” (Il bambino migliore?

Che cosa significa essere genitori responsabili al tempo del genoma editing”, Fandango, Roma 2022, p. 11). Partendo da simili basi di esclusione di un ordine finalistico delle cose, si rimane poi necessariamente impigliati dentro un’etica proporzionalista e consequenzialista, secondo la quale la scelta è buona se i vantaggi sono superiori ai danni e, comunque, la valutazione della bontà dell’azione è possibile solo dopo averne visto gli effetti. Possiamo anche dire che si rimane impigliati dentro le varie forme di “emotivismo” al quale, come ha ben dimostrato Alasdair MacIntyre, sono alla fine riconducibili tutte le teorie moderne della morale (Dopo la virtù.

Saggio di teoria morale, 1981, Armando, Roma 2007, pp. 35-68). In mancanza di un presupposto oggettivo si fa riferimento ad un presupposto soggettivo assunto come immotivato, ossia emotivamente assunto.

Che la filosofia modernizzante sia incapace di fondare adeguatamente la morale è quindi evidente. Purtroppo, è però anche evidente che la dottrina morale della Chiesa cattolica sta subendo un aggiornamento rispetto al quale è lecito chiedersi se non si tratti di uno snaturamento. Ciò accade a seguito delle influenze della filosofia moderna subite e accettate dalla teologia cattolica.

Dal punto di vista del magistero, il documento che attesta senza ombra di dubbio il cambiamento in atto è l’esortazione apostolica Amoris laetitia (si veda: S. Fontana, Esortazione o rivoluzione? Tutti i problemi di Amoris laetitia, Fede & Cultura, Verona). Ci sono però anche le prove che da decenni, con una notevole accelerazione di recente, i centri accademici cattolici si stanno impegnando a fondo per cambiare la morale cattolica.

Gli ambiti del cambiamento riguardano il cominciamento della morale, il ruolo della coscienza, il senso della legge, l’importanza delle circostanze, l’esistenza o meno di azioni intrinsecamente cattive, cosa si debba intendere per discernimento. Prossimamente il nostro Osservatorio pubblicherà una serie di interventi su tutti questi cambiamenti.

In questo quadro assume un certa importanza il modulo di Morale che inizierò mercoledì prossimo 19 aprile alle ore 18 in diretta streaming. Si tratta del quinto modulo del programma di Filosofia cristiana, che +è articolato in sei moduli, paralleli ai capitoli del mio libro “La filosofia cristiana”.

Si partecipa tramite iscrizione da inviare a scuole.ossvanthuan@gmail.com indicando “Scuola di Filosofia Cristiana – Morale” .

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