Smart city Busto Arsizio rigenerazione urbana di aree ferroviarie dismesse

FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano del Gruppo FS Italiane, e il Comune di Busto Arsizio hanno siglato un Protocollo d’Intesa per definire un piano di azioni di riqualificazione urbana e di valorizzazione degli scali ferroviari dismessi, presenti nel territorio comunale, di proprietà del Gruppo FS e di Rete Ferroviaria Italiana. In tale ottica, le parti coinvolte concordano sulla centralità e necessità progettuale dell’intervento denominato “Smart City Busto Arsizio”.

Alla firma del protocollo hanno partecipato Umberto Lebruto, Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani, Emanuele Antonelli, Sindaco di Busto Arsizio e Giorgio Mariani, assessore alla Rigenerazione urbana.

L’accordo ha l’obiettivo di definire congiuntamente la strategia per possibili vocazioni delle aree dismesse, con il duplice ruolo di nodo di accesso al sistema di mobilità collettiva e di collocazione di nuove funzioni urbane nonché nuove interpretazioni dello spazio pubblico nei nodi ad elevata accessibilità.

Con la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa, il Comune di Busto Arsizio e FS Sistemi Urbani costituiranno un Tavolo Tecnico che effettuerà i necessari approfondimenti funzionali alla riqualificazione e valorizzazione delle aree oggetto dell’intesa.

Sul piano della destinazione degli scali dismessi, tale intervento coniugherà, in maniera organica e in sinergia tra il Comune di Busto Arsizio e FS Sistemi Urbani:

la promozione di una riqualificazione sostenibile e significativa per il territorio;

la previsione di una destinazione significativa di aree verdi;

la verifica della possibilità di insediamento di funzioni strategiche per la città sfruttando le potenzialità legate alla loro accessibilità;

la valutazione della compatibilità delle funzioni legate alla vita urbana con attenzione alla riduzione dei consumi energetici e alle soluzioni di green energy;

la promozione di soluzioni costruttive e tipologiche fondate su tecnologie volte al basso consumo energetico;

il miglioramento delle condizioni di sicurezza delle aree dismesse e, più in generale, del contesto urbano intorno all’area, anche tramite la riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente non più funzionale all’esercizio ferroviario.

Mentre, sul piano della mobilità, l’intervento favorirà:

l’adozione di un modello di mobilità che privilegi la mobilità dolce, gli spostamenti pedonali e in bicicletta;

il sostegno alle iniziative volte alla valorizzazione del fabbricato viaggiatori e funzioni insediabili;

il miglioramento dell’attrattività della stazione ferroviaria e delle aree urbane circostanti;

la ricerca di soluzioni alla sosta dei pendolari con parcheggi interrati o multipiano e comunque previsione di servizi a sostegno delle soluzioni per la mobilità a basso consumo energetico (bikesharing, ricariche auto elettriche, etc.).

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