Busto Arsizio: assegnati i contributi alle sale teatrali e cinematografiche

Negli ultimi giorni dell’anno sono stati assegnati i contributi comunali alle Sale teatrali e cinematografiche della città relativi al 2023.

L’assegnazione è avvenuta a fronte di un bando (pubblicato il 6 novembre), sulla base dei criteri approvati il 31 ottobre – su proposta dell’assessore alla Cultura Manuela Maffioli – con apposita delibera dalla Giunta comunale.

La cifra stanziata ammontava a 60.000 euro, la cui ripartizione si è basata sulla valutazione della rispondenza dei criteri fissati: dalle attività triennali (2020-2022), alle attività dell’anno 2023, al bilancio della gestione della sala teatrale, solo per citarne alcuni.

Hanno partecipato al Bando 6 sale teatrali, una in più degli anni scorsi, grazie alla programmazione strutturata che ha consentito anche al Teatro Sant’Anna di concorrere.

I contributi sono stati così distribuiti: San Giovanni Bosco 14.343,75 – Palchetto Stage 13.631,25 – Lux 12.825,00 – Fratello Sole 7.275,00 – Manzoni 6.843,75 – Sant’Anna 4.454,73.

La cifra totale assegnata ammonta a 59.373,48 (pari alla copertura del 100 per cento del disavanzo delle sale), con una economia per il Comune di 626 euro.

“Anche quest’anno concorriamo a sostenere concretamente le nostre sale, in molti casi gestite e animate da lodevoli volontari culturali – commenta la vicesindaco Maffioli -, confermando l’importanza che riconosciamo a questi spazi di cultura e di bellezza, ma anche di vita comunitaria, incontro e confronto, contenuti e valori. Quest’anno ci gratifica anche la ‘rinascita’ del Teatro Sant’Anna, in un quartiere che merita e ha la nostra attenzione e il nostro sostegno. Ricordo che i contributi alle nostre sale cittadine sono state l’unica voce del Bilancio della Cultura a non aver subito contrazioni in pandemia, anzi a essere aumentate. Una scelta consapevole, che rinnoviamo con piena convinzione ogni anno”.

“Gli spazi teatrali e cinematografici – conclude la responsabile della Cultura – stanno ancora in parte soffrendo dell’onda lunga della pandemia. Rivolgo un incoraggiamento ai cittadini, perché tornino a frequentarle: il pubblico è il vero fattore a determinare la tenuta e la vita di questi preziosi luoghi”.

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