Varese: cresce spesa a km0 Mercati Agricoli rafforzano alleanza tra imprese e cittadini

E’ inarrestabile la crescita dei Mercati Agricoli, così come la scelta dei rifornimenti alimentari a chilometro zero nelle abitudini di spesa delle province del settentrione Lombardo.

Anche nel comprensorio prealpino – spiega Coldiretti – è presente e radicata la più estesa rete di mercati contadini, che in Italia vede 12.000 agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market di Campagna Amica, per un fatturato nazionale della filiera corta con vendita diretta che raggiunge i 6 miliardi di euro all’anno.

Un sistema organizzato da nord a sud del Paese che – precisa Fernando Fiori, presidente Coldiretti Varese – non ha solo un valore economico ma svolge anche un’importante funzione sociale spingendo la riscoperta della vita di comunità, sostenendo la libertà di scelta e la consapevolezza dei consumatori nella scelta dei prodotti, promuovendo l’educazione alimentare, diffondendo la conoscenza dei territori”.

Grazie a una varietà di offerta che spazia dalla frutta alla verdura di stagione, dal pesce alla carne, dall’olio al vino, dal pane alla pizza, dai formaggi fino ai fiori – sottolinea Coldiretti – la spesa media nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica è passata nel 2020 da 27 euro a 34 euro, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, arrivando a rappresentare oltre un terzo della spesa alimentare totale tra coloro che frequentano i farmers market.

A spingere la spesa dall’agricoltore è soprattutto la possibilità di trovare prodotti stagionali, a km zero e di qualità, ma anche perché per l’enogastronomia l’84% degli italiani preferisce fare acquisti di persona direttamente dal produttore poiché ciò garantisce maggiore attenzione nella selezione e anche un servizio di consulenza rispetto al web, secondo l’analisi Coldiretti.

Nei mercati dei contadini di Campagna Amica è possibile anche trovare specialità del passato a rischio di estinzione che sono state salvate grazie all’importante azione di recupero degli agricoltori e che non trovano spazi nei normali canali di vendita dove prevalgono rigidi criteri dettati dalla necessità di standardizzazione e di grandi quantità offerte.

Ma le vendite dirette con gli acquisti a km zero tagliano anche del 60% lo spreco alimentare rispetto ai sistemi alimentari tradizionali secondo l’Ispra e garantiscono un contributo importante alla lotta contro l’inquinamento e i cambiamenti climatici che provocano danni e vittime in tutto il mondo.

È stato calcolato infatti che – sottolinea la Coldiretti – un chilo di ciliegie dal Cile per giungere sulle tavole italiane deve percorrere quasi 12mila chilometri con un consumo di 6,9 chili di petrolio e l’emissione di 21,6 chili di anidride carbonica, mentre un chilo di mirtilli dall’Argentina deve volare per più di 11mila chilometri con un consumo di 6,4 kg di petrolio che liberano 20,1 chili di anidride carbonica per ogni chilo di prodotto, attraverso il trasporto aereo.

Peraltro, il successo dei farmers market è frutto della legge italiana che premia la multifunzionalità dell’agricoltura, avvicina le imprese agricole ai cittadini e concilia lo sviluppo economico con la sostenibilità ambientale e sociale.

Siamo di fronte a una svolta epocale – rimarca il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori – con la quale si riconosce che nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona”.

Nei Mercati Agricoli di Campagna Amica – conclude– si segue attentamente la stagionalità dei prodotti. La filiera corta è un vantaggio per tutti i consumatori, un’occasione per fare una spesa sostenibile, acquistando prodotti agricoli selezionati con cura, sempre freschi e di origine controllata e garantita”.

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