Conclusa la scuola estiva al Vittoriale di Gardone Riviera

di Annamaria Crasti A Gardone Riviera anche quest’anno si è svolta dall’ 11 al 15 luglio la scuola estiva- sulle vicende del confine Orientale e il Mondo della Scuola – fortemente voluta  e discussa al  tavolo di lavoro al Ministero dell’Istruzione.

Martedì 12 luglio i lavori si sono aperti con il prof. Raoul Pupo che ha tenuto la sua relazione su ” Insegnare una storia di frontiera: questioni di metodo “. Il prof. Pupo ha, come di consueto, con estrema chiarezza spiegato quali sono i temi sulla nostra ” storia di frontiera ” da affrontare e come affrontarli nell’ambito scolastico.

È seguita la professoressa Ester Capuzzo che ha parlato diffusamente dell’”Adriatico orientale e Risorgimento “, toccando un argomento che mi sta particolarmente a cuore, l’Irredentismo istriano dalmata e fiumano.

Alla fine dei due interventi molti docenti sono intervenuti per chiedere precisazioni con domande che hanno sottolineato il loro alto grado di preparazione sulla materia toccata.

Mercoledì 13 luglio il prof. Giuseppe Parlato è intervenuto su ” Guerra e ideologia nella prima metà del ‘900 ” aprendo, con le sue argomentazioni, nuovi temi da affrontare con gli studenti. Il prof. Gianni Oliva con ” Le stragi degli Italiani nella Venezia Giulia ” ha spiegato quali sono state le dinamiche che hanno provocato le stragi nelle terre del Confine Orientale e il conseguente esodo. Ha anche fatto un inedito confronto tra la sua mamma piemontese – nata in una valle vicina a Torino – e Norma Cossetto. Entrambe nate nel 1920, entrambe ragazze, per l’epoca, “emancipate “avendo frequentato le scuole superiori in collegi molto lontano dal paese natio, tutte e due vissute con un ‘amica in una stanza d’affitto durante gli anni universitari.

Fasciste convinte con un destino diverso: la mamma del prof. Oliva si è laureata, sposata e ha avuto la sua famiglia. Norma Cossetto è morta, torturata e uccisa dalla barbarie dei partigiani titini nella prima fase degli infoibamenti del settembre e ottobre 1943. Vite simili, ideali comuni che però, sul Confine Orientale sono stati fatali per una delle due donne. Il prof. Roberto Spazzali con ” Il Confine orientale come occasione pedagogica “ha ripreso l’argomento della didattica del Confine orientale nelle scuole, con grande uso di slides che hanno contribuito a rendere chiare le sue parole.

Il 14 luglio il dott. Marino Micich ha illustrato, partendo da lontano, ” I Centri Raccolta Profughi giuliano dalmati in Italia. L’Esodo come conseguenza e come fenomeno sociale sui territori “. Anch’egli, spiegando con molte fotografie, come siano stati usati ospedali scuole manicomi caserme – tutti dismessi – in molti modi prima, durante e dopo l’esodo. La professoressa Donatella Schurzel con ” Storia e realtà dei Rimasti ” ha raccontato la drammatica, talvolta tragica, vicenda di coloro che, per molti diversi complicati motivi, hanno continuato la loro vita nei luoghi che li avevano visti nascere. Il gen. Vincenzo Camporini che ha tenuto la sua relazione su ” La basilare importanza di una visione politica ” ha riportato molti fatti accaduti durante la guerra degli anni ’90 nella ex Jugoslavia.

Giornata conclusiva dei lavori venerdì 15 luglio con i saluti e le bellissime immagini, proposte dal dott. Stefano Versari, Capo dipartimento Istruzione e Formazione al Ministero dell’Istruzione: con le quali ha esortato i docenti presenti ad affrontare la travagliata storia del Confine orientale.

Il giornalista Fausto Biloslavo con “Reportage di guerra in Jugoslavia “ha ricordato episodi fatti storie accaduti durante i lunghi terribili anni di quella guerra, purtroppo non ancora conclusa e che, a tutt’oggi, sta producendo gravi tensioni in alcune regioni balcaniche. Biloslavo ha conquistato l’uditorio presente e online con la grande umanità con cui ci ha narrato quanto avvenuto.

Il grande impegno dei relatori, dei docenti e degli organizzatori si è concluso con la presentazione dei progetti attuati dai docenti durante i laboratori pomeridiani e le prospettive didattiche che la Scuola Estiva del Vittoriale degli Italiani ha loro fornito.

Brevi mie impressioni su queste giornate essenziali per allargare le conoscenze dei docenti ammessi alla scuola ma anche di chi ha voluto e potuto seguire online le lezioni dei relatori, tutti autorevoli, persone che si spendono per la diffusione della “complessa storia del Confine Orientale “, con passione e senza percepire il men che minimo emolumento.

Grazie a loro, a chi ha provveduto all’organizzazione – per non fare nomi la dott.ssa Caterina Spezzano – insostituibile nostra coordinatrice al Tavolo di Lavoro del Confine Orientale e a tutti quanti hanno contribuito con forza e tenacia alla realizzazione della Scuola Estiva.

(foto di gruppo scuola estiva del confine Orientale)

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