Sono interventi poco frequenti quelli simili a quanto accaduto nei giorni scorsi in Turchia, a Mersin, dove uno speleologo statunitense è rimasto bloccato in una grotta a una profondità di mille metri. Quando però capitano situazioni di questo tipo, molto complesse e tecniche, è necessario mettere in azione tutte le persone e le risorse in grado di garantire un esito positivo e gli speleologi italiani in più occasioni hanno dimostrato di avere un livello di preparazione eccellente. Nei giorni scorsi, i soccorritori del Cnsas sono rientrati in Italia, tra di…
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In salvo lo speleologo in Turchia
Nella serata di lunedì 11 settembre, alle ore 23:35 italiane, si è concluso con successo il recupero di Mark Dickey, lo speleologo statunitense rimasto bloccato a circa 1000 metri di profondità nella grotta Morca, in provincia di Mersin, in Turchia. L’uomo ha avuto un malore sabato 2 settembre mentre era in esplorazione all’interno della grotta e non è più riuscito a proseguire autonomamente. Le operazioni di soccorso sono state particolarmente lunghe e complesse sia a causa della morfologia della grotta, sia delle condizioni fisiche dell’infortunato, che hanno richiesto tempo per…
LeggiIntervento speleologico in Turchia anche speleologi varesini
Sono quattro i tecnici di soccorso speleologico della IX Delegazione lombarda del Cnsas – Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico già partiti per partecipare alle operazioni di recupero di uno speleologo statunitense in Turchia. Provengono dalle province di Varese, Como, Bergamo e c’è anche un medico da Milano. In totale sono 46 tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico italiano presenti in Turchia per recuperare lo speleologo statunitense bloccato in una grotta a 1000 metri di profondità. Prima squadra italiana entrata ieri pomeriggio, giovedì 7 Settembre. Nella notte tra mercoledì e…
LeggiL’Arcivescovo Delpini in Turchia dal 12 al 16 Agosto
Da sabato 12 a mercoledì 16 agosto l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, si recherà in Turchia per una visita pastorale. Dopo il viaggio a Cuba in luglio e conclusa l’esperienza in Portogallo alla guida dei quasi seimila giovani ambrosiani per la Giornata mondiale della gioventù, l’Arcivescovo, accompagnato da don Maurizio Zago, responsabile dell’ufficio per la pastorale missionaria della Diocesi, sarà quindi in Turchia, dove a Konya è presente l’unica fidei donumambrosiana. Dopo l’arrivo a Konya – sull’altopiano centrale dell’Anatolia –, mons. Delpini parteciperà alla preghiera dei dervisci, una confraternita…
LeggiTerremoto in Turchia e in Siria. Il messaggio dell’Arcivescovo
La notizia del devastante sisma che ha colpito vaste aree tra la Turchia e la Siria causando migliaia di vittime deve coinvolgere l’intera Diocesi nel segno della preghiera e della solidarietà. Questo l’invito dell’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini. «Il dramma tremendo del terremoto, la tragedia di tante morti, la visione impressionante di distruzioni catastrofiche – scrive l’Arcivescovo – irrompono nelle nostre vite e nelle nostre parole come un enigma che lascia sgomenti e sconcertati. Le sofferenze di tante persone bussano alle nostre porte e non ci consentono di restare…
LeggiLa lotta alla criminalità informatica nell’era post pandemica
Generale Giuseppe Morabito – Membro del Direttorio del NATO Defence College Foundation– Nel 2019-20, la pandemia di COVID-19 o Virus di Wuhan ha “devastato” quasi la globalità della Terra. Durante tutta la pandemia, in quasi tutto il mondo, le agenzie governative e molte società private hanno seguito da vicino le politiche anti pandemiche per prevenire i focolai di infezione. Gran parte, di chi poteva, ha iniziato a lavorare da casa e le scuole hanno adottato l’apprendimento a distanza (la famosa DAD italiana), i consumatori si sono rivolti in massa all’e-commerce…
LeggiNaufragio Mediterraneo… dove va l’Italia?
Generale Giuseppe Morabito Membro del Direttorio della NATO Defence College Foundation – Nel Mediterraneo ci confrontiamo quotidianamente con la crisi libica, la questione turca e il pericolo jihadista ma soprattutto con le incertezze dell’Europa e dell’Italia, che hanno perso la loro centralità nel Mare Nostrum. Un naufragio geopolitico come risultato di una serie di dinamiche che il Vecchio Continente non è stato in grado né di comprendere né, tantomeno, di dominare: dalle distorsioni della lotta al terrorismo dopo l’11 settembre ai conflitti in Iraq e Libano, dalle primavere arabe ai…
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