La nuova legge siciliana è un attacco diretto al diritto all’obiezione di coscienza in materia di aborto e una violazione dei diritti fondamentali e un’ulteriore espressione della “cultura di morte”. Nonostante il numero di aborti in Sicilia non sembri giustificare tale urgenza da parte dei medici pro-aborto, la regione ha deciso di “rinforzare il rango” dei medici abortisti, ignorando la diffusa obiezione di coscienza e ponendosi in contrasto con le normative nazionali. La legge è moralmente riprovevole e potenzialmente illegittima. Editorialista: Don Lillo D’Ugo – Parroco e teologo, è membro…
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