Nel corso della mattinata del 7 marzo 2023 presso la Prefettura si è tenuta, presieduta dal Prefetto Salvatore Pasquariello, una riunione con i sindaci dei Comuni di Maccagno con Pino e Veddasca, di Luino, di Tronzano Lago Maggiore e con i rappresentanti di Anas S.p.A. – Struttura territoriale Lombardia – relativa alla situazione di pericolo della SS 394 del Verbano Orientale nel tratto tra Luino e Zenna dove sussiste un pregiudizio alla viabilità dato da alberi che incombono sulla carreggiata e da frequenti smottamenti per i quali, spesso, i Vigili…
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Santa Barbara patrona dei Vigili del Fuoco
Oggi, domenica 4 Dicembre, in tutta Italia i Vigili del Fuoco commemorano la loro patrona, Santa Barbara. E’ stata scelta come patrona dei Vigili del Fuoco per la capacità di affrontare il pericolo con fede, coraggio e serenità anche quando non c’è alcuna via di scampo. È stata eletta, infatti, patrona dei Vigili del Fuoco, in quanto protettrice di coloro che si trovano “in pericolo di morte improvvisa”. (fonte: Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco) didascalia: Santa Barbara – Santi e Beati
LeggiLombardia, aviaria nessun pericolo per l’uomo
“L’aviaria non crea alcun pericolo per l’uomo. Chi, come il consigliere Verni, dice il contrario fomenta un allarmismo ingiustificato e crea ulteriori danni alla filiera avicola italiana. Una eccellenza che soddisfa l’intero fabbisogno nazionale e che esporta all’estero prodotti di alta qualità e sicurezza alimentare. In Lombardia il settore conta 1.200 allevamenti e 25 milioni di capi allevati”. Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, in merito alla situazione sulla aviaria in Lombardia. “In Lombardia – ha aggiunto l’assessore – su 56 focolai di…
LeggiFoibe: io, figlia di un esule, non le ho mai ignorate
La legge 92 del 30 Marzo 2004 fissa il 10 Febbraio (firma dei trattati di pace di Parigi 10 Febbraio 1947) Giorno del Ricordo una ricorrenza nazionale. Da quel giorno venivano assegnati alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnaro, la città di Zara considerati fino a quel momento territori italiani. Furono 350 mila i fiumani, gli istriani e i dalmati che dal 1945 in poi si riversarono in Italia ed ancora oggi non è ben definito il numero di chi finì nelle foibe, tombe senza nome. Migliaia di insegnanti, di sacerdoti, di…
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