Partiti poco attraenti e antipolitica aiutano l’astensione al voto

La sera del 19 Aprile 1948, vennero resi noti i risultati delle votazioni politiche tenutesi domenica 18 e lunedì 19 nelle 31 circoscrizioni per la Camera e 19 per il Senato. La Democrazia Cristiana ottenne il 48,5 per cento dei voti e 305 seggi, superando di 18 punti il Fronte Democratico Popolare che, nato dall’unione tra comunisti e socialisti, si fermò al 30 per cento. A far prevalere la Dc furono diversi fattori: l’attrazione dei valori democratici incarnati dal modello statunitense in alternativa al comunismo dittatoriale proposto dall’Unione sovietica, gli…

Condividi:
Leggi

Lo statalismo nemico delle culture popolari

Nell’esperienza educativa di Gioventù Studentesca il canto ha fin dalle origini un ruolo particolare: per questo, mentre ancora non c’erano canzoni nate all’interno del movimento, don Giussani attingeva a quanto era disponibile e utilizzabile per documentare la bellezza e il senso del cammino, tra gli altri anche canti popolari. Uno di questi, abruzzese, esalta la bellezza dei grandi complessi montani, il Gran Sasso e la Maiella. “Son salito alla Maiella, la montagna tutta in fiore…” recitava una delle strofe. Così era nato in noi giessini l’interesse per questa montagna allora…

Condividi:
Leggi

Può una democrazia esistere senza partiti?

Mentre il governo Draghi inizia la sua attività in un clima di speranzosa attesa, può essere utile riflettere su alcuni temi che necessitano di approfondimenti, modifiche o semplicemente di aggiornamenti. In un precedente editoriale avevo accennato alla necessità di un momento costituente che consenta di meglio definire i rapporti tra i poteri dello Stato (governo, parlamento magistratura), necessità resa più urgente dal taglio dei parlamentari e conseguente ridisegno del parlamento come anche dalle rivelazioni sulla magistratura fatte dall’ex magistrato Luca Palamara. La domanda che ora mi pongo: è possibile una…

Condividi:
Leggi