Al via ai Mondiali in Qatar

Lo squalo balena nel mare arabico, i danzatori che ondeggiano simboleggiando la sabbia del deserto mossa dal vento, l’ esibizione dei ballerini con la spada tipica dell’esercito imperiale del paese.

Un’imponente coreografia ha caratterizzato il decollo dell’edizione 2022 dei mondiali in Qatar. Mondiali che sono stati preceduti da mille riserve sulla situazione dei diritti umani nel paese asiatico ma si annunciano ricchi di spettacolo. E che vogliono essere, nelle parole dell’attore Morgan Freeman che ne è stato cerimoniere ufficiale, un’occasione in cui “quello che ci unisce sia più grande di quello che ci divide”.

Con lui anche Ghanim Al Muftah, persona priva dell’uso degli arti inferiori ma dotata di una grandissima volontà e dignità che gli hanno consentito persino di praticare diverse attività sportive. Anche dalle sue parole è arrivato un inno alla pace e alla fraternità. I mondiali hanno preso il via con il volo in cielo della mascotte scelta ovvero La ‘eeb.

E, a dispetto di un’Italia che non sarà presente sul campo, parlano un po’ italiano . La cerimonia ha avuto infatti la regia organizzativa dell’italiano Marco Balich che aveva già messo il proprio autografo anche su alcune cerimonie delle Olimpiadi. Scorrono sugli schermi televisivi le immagini dell’ex emiro che, cinquant’anni fa, ha giocato con altre persone una partita di calcio nel deserto.

E scorre, nelle parole dell’attuale emiro Tamim Bin Hamad Al Thani, l’auspicio che si tratti di una vera festa dello sport e dell’incontro tra i popoli “benvenuti alla Coppa del Mondo – ha detto – abbiamo lavorato duramente per allestire questa competizione, fatto sforzi per il bene dell’umanità, il giorno che tanto aspettavamo è arrivato, è bello che i popoli celebrino questo momento, auguro alle squadre partecipanti un mondiale pieno di sport e speranza”. E via con il primo atto, la sfida tra Qatar ed Ecuador di cui vi daremo in seguito conto.

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