Domenico Battaglia e Alessia De Filippis (nella foto ai lati di Piero Galparoli), sono i nuovi coordinatori varesini di Forza Italia.
A presentarli ha provveduto, nella mattinata di mercoledì, 27 Ottobre, nella sede del Coordinamento provinciale e cittadino di Varese, Piero Galparoli, che ha sottolineato come il partito sentisse l’esigenza di rinnovare i propri quadri all’indomani dell’elezione del rinnovato consiglio comunale.
Domenico Battaglia ha precisato che il suo è un vero e proprio ritorno alle origini, visto che il progetto di rilanciare, con sempre maggiore convinzione, «un contenitore di centro moderato è connaturato a FI, partito in cui milito da anni».
Oggi – è stato il suo ragionamento condiviso con la vice coordinatrice, l’imprenditrice di un’azienda di trasporti, Alessia De Filippis – è tempo di tornare ad essere sempre più attrattivi mostrando nel contempo «la sincera volontà di collaborare con gli alleati, FdI e Lega, a patto di una disponibilità reciproca a percorrere la stessa strada di unità alla luce di una reale condivisione nella sostanza, ma anche nella forma».
L’allusione era alla “fuga in avanti” di Matteo Bianchi a candidare una consigliera leghista alla carica di presidente del consiglio comunale senza essersi prima consultato con gli alleati.
Dal canto suo Alessia De Filippis, 34 anni, molti dei quali vissuti in azienda, ha annunciato che suo obiettivo primario sarà «di aprire le porte del partito ai giovani, presidiando il territorio, per trovare quella linfa vitale che solo da loro può venire» essendo, per antonomasia, portatori di entusiasmo e di freschezza.
«Anche se è oggettivamente difficile proporre i valori della moderazione al pubblico giovanile che», ha chiosato De Filippis, «per sua natura è più incline all’azione barricadiera, quando non estremista».
Galparoli, a conclusione degli interventi dei nuovi coordinatori, ha mostrato un prudente ottimismo sui primi passi della Giunta Galimberti, che parrebbe intenzionata a non fare muro contro muro con l’opposizione.
«Staremo comunque a vedere», è stato il suo commento finale.
