Gualtieri: via i competenti militari dagli uffici comunali

Gli uomini in divisa (esperti Generali) schierati nella gestione della città di Roma negli anni di Virginia Raggi sono stati tutti mandati a riposo, meno uno. Il neo sindaco piddino, Roberto Gualtieri, ha interrotto i contratti o non proceduto alle nomine dei militari che dal 2019 erano stati chiamati per svolgere urgenti importanti attività presso l’Amministrazione capitolina.

I Generali hanno assolto in modo esemplare i loro compiti, percependo, una retribuzione poco sopra i 1000 euro al mese (il resto della retribuzione e’ a carico della Difesa) e ora avrebbero potuto ulteriormente proseguire nel lavoro ben impostato a beneficio dell’Istituzione e quindi dei cittadini.

Il sindaco Gualtieri eccelle, come da antica tradizione del suo partito (spoil system) nelle politiche del personale dipendente da enti e aziende pubbliche governate dalla politica. Notizie di stampa informano che al contribuente i funzionari destinati a sostituire i generali costeranno il 900 per cento in più. A fronte dei 1000/1200 euro netti mensili riconosciuti agli alti ufficiali l’Amministrazione assumerà funzionari ad un costo annuo di circa 140.000 euro lordi.

Per non restare nel vago è bene sapere che il Generale Giovanni Calcara ha messo mani al progetto Smart City e al comparto digitalizzazione, il Generale Gerometta aveva ristrutturato l’area “personale” della Polizia Municipale della quale era anche stato per un breve periodo il Comandante e il Generale Giuseppe Morabito si è occupato della Protezione Civile da Marzo 2020 ad Agosto 2021 nel pieno della pandemia gestendo migliaia di volontari mentre il Generale Fernando Falco ha provveduto a sistemare la questione dei canili ed è anche intervenuto per tentare di risolvere definitivamente la questione dei cinghiali nelle strade della Capitale.

Cosimo De Lorenzo e il Generale Cesare Digiambattista al quale è stato riconfermato un incarico fino a Giugno, incarico che, si sospetta, probabilmente non gli verrà più rinnovato. I due Generali dati disponibili dal Ministro della Difesa Guerini per collaborare con il Comune , in sostituzione di chi aveva lasciato per raggiunti limiti di eta’, non sono neppure stati considerati dalla nuova amministrazione capitolina.

Ancora una volta il maggior partito della sinistra conferma i sospetti della sua straordinaria vocazione clientelare. Il potere si conserva dando lavoro o agevolando carriere.

Con buona pace di coloro che hanno ancora riserve pare proprio che si possa dire che i militari costano poco, non sono figli di partito o parenti/amici di politici da sistemare. Sono onesti, hanno senso del dovere e dello stato. Sono organizzatori e gestori non corruttibili. Cioè sono utili ma inutili per i giochi di potere.

(Nella fotografia Roberto Gualtieri sindaco di Roma)

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