A Varese il primo di una serie d’appuntamenti per ricordare Alcide De Gasperi

Il salone di Villa Recalcati, (Piazza Libertà 1, Varese) ha ospitato giovedì sera il primo di una serie d’incontri sulla figura di Alcide De Gasperi al quale è stata dedicata una mostra che resterà aperta sino al 5 Ottobre.

Stimolati dalle domande del giornalista Enrico Castelli, Antonio Polito, autore de “Il costruttore” e Paolo Alli, segretario generale della Fondazione De Gasperi, hanno rievocato la figura dell’illustre Statista trentino che, entrambi hanno ricordato, può essere considerato «il vero artefice della ricostruzione d’Italia».

Molti gli aspetti messi in luce di De Gasperi: «un cattolico, un uomo di grande fede con una vita difficile vissuta in gran parte in povertà»; «un uomo dell’Ottocento, conservatore, ma straordinariamente rispettoso del ruolo della donna e dei suoi diritti»; «un politico dialogante, ma fermo nei propri convincimenti e disposto a decidere ben consapevole dei rischi in caso d’insuccesso».

Interessante l’annotazione di Polito: De Gasperi aveva previsto con lucidità due delle questioni tuttora aperte come il rafforzamento dell’Esecutivo e la difesa comune europea.

In sala, presenti tra gli altri, il prefetto, dottor Salvatore Pasquariello, il sottosegretario regionale, Raffaele Cattaneo, il decano, don Maurizio Cantù, l’ex sindaco di Varese, avvocato Giuseppe Gibilisco, il presidente della comunità montana del Piambello, Paolo Sartorio.

Didascalia: un’immagine dell’incontro nel salone della Provincia di Varese

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