Vaccini: dopo tre anni la verità viene a galla

Questo editoriale esce nel Venerdì Santo, il giorno in cui i cristiani commemorano la morte atroce patita da Gesù Cristo per salvare l’umanità. È un giorno comunque cupo che porta inquietudine, ma che è il preludio di una festa esaltante, la Pasqua, il giorno della Risurrezione.

Questa Pasqua 2023 potrebbe essere letta come una metafora di ciò che è accaduto, in questi ultimi tre anni, all’umanità, passata dalla morte per Covid19 nel 2020 alla rinascita odierna assicurata da una generalizzata immunità di gregge.

Eh, sì, perché, come ormai appurato da diversi studi scientifici, i cosiddetti vaccini non sono stati in grado di guarire alcun paziente (né fragile, né non fragile). Infatti a debellare il virus letale, a parte alcuni farmaci alternativi, sono stati gli anticorpi generati da quel Dna presente in ogni persona concepita come la Creazione ha ben spiegato.

In una trasmissione televisiva, “Fuori dal coro” su Rete 4 condotta da Mario Giordano, sono stati resi noti documenti dell’Agenzia del farmaco (Aifa) che hanno occultato deliberatamente l’inefficacia dei “sieri magici”, come molti li hanno ritenuti perché ingannati da una campagna mediatica mondiale orchestrata dalle imprese farmaceutiche produttrici dei vaccini.

Per quale motivo ci hanno spinto a fare due, tre e persino quattro dosi di vaccino? Per finanziare Big Pharma cosicché possa aumentare i profitti con i quali influenzare sempre più la politica di governi di mezzo mondo?

Per anni sono stati spregiativamente definiti terrapiattisti, complottisti, retrogradi, antiscientifici tutti coloro che s’interrogavano sull’efficacia dei vaccini anticovid.

Le persone che rifiutavano di farsi iniettare il vaccino erano condannate al pubblico ludibrio incoraggiato anche da dichiarazioni come quelle del primo ministro Mario Draghi, il quale sosteneva che «lappello a non vaccinarsi è l’appello a morire. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire. Non ti vaccini, contagi, lui o lei muoiono».

Quanta assonanza con quel “Dagli all’untore” di manzoniana memoria!

Oggi sappiamo chi erano e, purtroppo, sono ancora quelli che strumentalizzavano la scienza per imporre menzogne spacciate per verità. Sappiamo anche che il progetto degli “illuminati” di Davos va avanti, sostenuto dalle multinazionali High tech e Big Pharma.

L’idea che accarezzano è di imporre la vaccinazione perpetua con vaccini mRna eliminando quelli proteici. E questa non è dittatura?

Da ambienti vicini al Ministero della Salute è filtrata la notizia che il ministro Orazio Schillaci si stia adoperando per far passare un decreto legge con cui imporre, dopo l’estate, vaccinazioni sia ai medici, sia agli insegnanti. Vedremo come giustificherà l’atto il Presidente del Consiglio.

In tanti, troppi, ospedali i medici che non hanno fatto la terza dose di vaccino non sono ammessi al lavoro. I più accaniti contro questi sono i colleghi che sembrano addurre come giustificazione il fatto che «se ho accettato io i rischi del siero, non vedo perché non debba farlo anche tu».

Una grande prova di solidarietà, non c’è che dire; dalla quale però sembra trasparire anche rabbia con sé stessi (e un po’ di timore) per avere supinamente accettato un provvedimento dettato non dalla scienza, ma dalla politica, come sta chiaramente emergendo.

La Pasqua che ci avviamo a celebrare, la Risurrezione, è un chiaro spartiacque: o si è timorati di Dio in cui si crede, o si è figli delle tenebre, di satana.

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