Scie, clima impazzito, morti improvvise e vaccinazioni obbligatorie: tutto casuale?

Ciò che le assemblee legislative di Tenessee e Florida hanno recentemente deliberato conferma che gli Usa sono un grande Paese con una democrazia solida alla quale guardare con rispetto.

I due Stati americani hanno infatti approvato leggi che vietano l’iniezione, il rilascio o la dispersione intenzionale di sostanze chimiche nell’atmosfera allo scopo di modificare la temperatura il clima o l’intensità della luce solare.

In modo sempre più nitido che cosa balza agli occhi di chi non s’è lasciato offuscare la vista dai fumogeni lanciati dalla propaganda mainstream? Il disegno anti umano dei globalisti.

Le elité democratiche statunitensi (Clinton, Obama, Biden), accanto a quelle europee ben rappresentate da Macron, hanno contribuito a realizzare il progetto del Forum economico mondiale di Davos che, anche se vacillante, non ha smesso di perseguire i propri obiettivi, il più importante dei quali è la riduzione della popolazione mondiale.

Robert F. Kennedy Jr., segretario alla Salute e ai Servizi umani, ha bloccato la politica vaccinale dando così esplicitamente ragione a chi sosteneva che si dovesse inquisire Anthony Fauci, responsabile dell’Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive durante il Covid-19, il quale, guarda caso, è stato graziato da Biden.

Per quale motivo l’ex Presidente Usa ha preventivamente protetto diversi funzionari pubblici? Temeva, forse, che avrebbero dovuto rispondere del loro operato a qualche corte di giustizia?

A mano a mano che negli Stati Uniti affiorano verità a lungo occultate qualcuno, anche dalle nostre parti, comincia a mettere le mani avanti confermando l’esattezza del proverbio latino “excusatio non petita, accusatio manifesta” (chi si scusa si accusa).

Perché il primo ministro negli anni del Covid-19, Giuseppe Conte, ha sentito l’esigenza di dire che «personalmente ero contrario alle vaccinazioni obbligatorie» e la vice presidente del Senato, Licia Ronzulli, grande sostenitrice delle vaccinazioni, sta esortando i cosiddetti no vax a riappacificarsi dimenticando umiliazioni e torti subiti?

Più cresce nell’opinione pubblica la consapevolezza che la pandemia, l’emergenza climatica, le migrazioni, le concentrazioni bancarie sono elementi complementari di un’unico progetto globalista e più serpeggia l’inquietudine in coloro che, a vario titolo e collocazione, lo hanno favorito.

Non è casuale che i media controllati dai globalisti (la quasi totalità) insistano nell’affibbiare a Trump atti politici a sostegno dei complottisti con l’intento di avvalorare l’equazione trampismo uguale cospirazionismo.

La nuova Amministrazione statunitense sta smascherando le malefatte di coloro che immaginano un mondo governato da pochi illuminati con il potere di vita, ma ancor più di morte, su milioni di esseri umani ridotti in schiavitù.

Per costoro la Cina è un modello da imitare. Infatti, attraverso la tecnologia, i vertici politici di quel Paese sono ormai in grado di controllare i loro sudditi.

In fondo Vittorio Colao, ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale nel governo Draghi, aveva il compito di intensificare la rete G5 proprio per meglio controllare i cittadini italiani possessori di telefoni cellulari. Allo stesso modo l’Unione europea procede speditamente verso il controllo totale degli europei costringendoli a dare le impronte digitali per rinnovare i documenti d’identità.

Domanda: chi sono i complottisti? Quelli che si sono posti domande sull’efficacia dei vaccini somministrati durante la pandemia? Quelli che denunciavano la presenza di strane scie chimiche nell’aria? Quelli che tuttora s’interrogano sulle troppe morti improvvise? Quelli che intuiscono come l’elettrico possa risolvere solo parzialmente la mobilità?

La verità viene sempre a galla come gli autentici complottisti.

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